“I dati per il 2024, da prendere ancora con cautela, segnalano un +2%. Questo è molto importante perché ricordo che il 2023 è stato un anno record per il turismo. Adesso però dobbiamo lavorare per cambiare un po’ il paradigma: siamo una nazione di qualità e non di quantità, per cui è importante non quanti turisti vengono nella nostra nazione ma quante risorse lasciano alle comunità e sul territorio. Per far questo dobbiamo vincere la sfida sui servizi”. Così la ministra del Turismo, Daniela Santanché, parlando con i giornalisti durante la visita al TTG in corso alla Fiera di Rimini.
“Abbiamo avuto in maggioranza turististranieri e una leggera flessione di quelli italiani. Però ricordo che questo è anche frutto dei dati durante la pandemia, cioè di quando non si poteva andare in giro per il mondo. Oggi sicuramente c’è anche il problema del potere d’acquisto, dell’inflazione e di tutto quello che sappiamo da un punto di vista economico, ma forse alcuni italiani hanno deciso di andare all’estero perché per molti anni non l’hanno potuto fare”, ha aggiunto.
Secondo la ministra uno degli obiettivi è “destagionalizzare” il turismo. “Prima di tutto perché la nostra nazione può avere il turismo tutto l’anno”, ha spiegato aggiungendo che altre priorità devono essere quelle di “aumentare la qualità dei nostri servizi, dalle strutture ricettive alla formazione e alla professionalizzazione dei lavoratori del comparto del turismo” e di “aumentare anche l’offertaturistica“. “Oggi parlare di turismo è sbagliato, ci sono i turismi: abbiamo il tema della sostenibilità, dell’accessibilità e di raccontare e vendere, tra virgolette, meglio la nostra nazione”, ha sottolineato.
Infine, per quel che riguarda le concessioni demaniali, la ministra Santanché ha affermato che “è stato fatto un grande lavoro”. “C’è ancora questa interlocuzione con la Commissione Europea ma io sono convinta che, non solo è stato fatto un grande lavoro, ma anche i balneari dovrebbero essere contenti della situazione raggiunta”, ha aggiunto.
Contenti d’ andare ad evidenza pubblica… dopo che chi ha un aconcessione ci ha messo I SOLDI! Ci cambiate le regole del gioco oltre a perdere un RICCHISSIMO valore aziendale rischiamo di perdere la gara tra mafie, multinazionali, amici degli amici, albergatori senza scrupoli, cinesi e chi più ne ha ne metta. Se lo dicevano prima col cacchio che c mettevamo i soldi..e poi? Che investimenti volete mai che verranno fatti con le concessioni a scadenza. 5/20 anni ???