Bonelli: interrogazione parlamentare sul rinnovo della concessione della spiaggia di Bibbona

“Presenterò un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sul rinnovo della concessione demaniale della spiaggia annessa alla villa di Beppe Grillo a Bibbona. È necessario garantire il rispetto della direttiva Bolkestein e delle procedure di gara pubblica. Le concessioni balneari devono rispettare regole trasparenti e assicurare un uso equo dei beni pubblici. Lo afferma Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde.

Questo episodio evidenzia l’urgenza di riformare il sistema per applicare pienamente le normative europee. Come AVS abbiamo lanciato una raccolta firme per una proposta di legge che spezzi questa vergognosa privatizzazione delle coste italiane. No al monopolio di pochi privilegiati. Vogliamo garantire il libero accesso ad almeno il 70% delle spiagge, senza strutture che limitino la libertà dei cittadini. Contrasteremo sempre la privatizzazione delle spiagge, perché sono beni comuni che devono essere difesi e tutelati.

Bakneari, Bonelli: “Meloni vuole prorogare concessioni contro diritto Ue”

“Il governo MELONI si accinge a varare un decreto per approvare una proroga alle concessioni demaniali che è contro il diritto europeo. Questa è la destra che tutela i privilegi e che ha barato sulla lunghezza della costa italiana aumentandola di 3 mila km portandola da 8 mila a 11 mila”. Spiega il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. “Giorgia MELONI avrebbe potuto applicare la norma Draghi, che era un punto di mediazione, ma non l’ha fatto. Del resto cosa
possiamo aspettarci da un governo che vive nel conflitto d’interessi, se pensiamo che la ministra per il Turismo Santanchè
è stata la proprietaria del Twiga?”. “Ricordo – prosegue Bonelli – che l’incidenza media del canone sul fatturato di uno stabilimento non supera l’1,2-1,3% e, in molti casi, arriva appena allo 0,3-0,4 per cento. Valga per tutti il caso proprio del Twiga di Flavio Briatore, uno dei bagni più esclusivi di Forte dei Marmi, che paga allo Stato, per stessa ammissione dell’imprenditore, ‘poche migliaia di euro di canone annuo’ a fronte di un ‘fatturato 2023 di 9,5 milioni di euro’. Esemplificativo è il giudizio della Corte dei conti: ‘I canoni attualmente imposti non risultano, in genere, proporzionati ai fatturati conseguiti dai concessionari attraverso l’utilizzo dei beni demaniali dati in concessione, con la conseguenza che gli stessi beni non appaiono, allo stato attuale, adeguatamente valorizzati.’ Insomma ancora una volta questo Governo tutela i privilegi e vuole privatizzare le ultime spiagge libere”, conclude. (Vid/ Dire)