Balneari: Assobalneari, criteri mappatura guardino a dato nazionale complessivo

“Quest’ oggi si é tenuto il 4 tavolo tecnico istituito a palazzo Chigi per analizzare i risultati della mappatura dei litorali italiani e la determinazione dei criteri che stabiliranno il principio di scarsità o meno della risorsa ( in questo caso tratti di litorale)
Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria, insieme a Base Balneare, Federterziario e Imprese balneari d’ Italia hanno parlato con voce unica ribadendo che i criteri devono tenere conto del dato nazionale nel suo complesso.

La richiesta di Assobalneari Italia di aggiungere ai dati già emersi anche quelli di laghi e fiumi, come peraltro previsto dalla normativa, ha trovato preparata la rappresentante delle regioni che ha segnalato che il dato é stato consegnato alla fine di luglio per l’ analisi.

Con il risultato che si sta delineando riteniamo che la trattativa con Bruxelles ci possa vedere con argomenti forti ed importanti, anche alla luce della recente sentenza della Corte dì Giustizia che ha aperto nuovi scenari grazie alla dottrina giuridica che, con fermezza e convinzione, ha sostenuto il Presidente del TAR di Lecce Dr Pasca.”

Licordari, Assobalneari: “Nostra impostazione condivisa con altre organizzazioni e Governo, via subito alla mappatura

Ci fa piacere constatare che l’impostazione che ASSOBALNEARI ITÁLIA CON LE ALTRE ORGANIZZAZIONI ha richiesto per lo svolgimento dei lavori del Tavolo è collimato anche nelle virgole con l’impostazione data dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Consigliere di Stato Dr. Deodato.

Abbiamo sostenuto il MIT per la realizzazione della mappatura poiché è il Ministero che sovrintende il SID ( Sistema Informatico del Demanio) unica banca dati oggi attendibile che riesce a dare una fotografia abbastanza precisa della consistenza delle concessioni in rapporto al dato morfologico del territorio.
Abbiamo sentito invocare, da parte di qualcuno, la presenza al tavolo, dei Comuni, dell’ Agenzia del Demanio e anche delle Capitanerie di Porto (peraltro giustamente esclusi dalla Legge), al quale è utile segnalare che i comuni non hanno dati in più rispetto a quanto contenuto nel SID, perché sono loro stessi che lo implementano fornendo i dati dai quali deriva il pagamento del canone, e sull’ Agenzia del Demanio sono ancora fresche le frasi confuse dei funzionari che, convocati nelle Commissioni parlamentari, con comprensibile imbarazzo, ammettevano di non avere dati e nemmeno quali erano le situazioni di contenzioso. Sulle Capitanerie di Porto rammentiamo che con il passaggio delle funzioni alle Regioni hanno trasferito a queste tutta la documentazione in loro possesso e non si sono più occupate della parte amministrativa delle concessioni come previsto dalla legge.

Il Consigliere di Stato Deodato ha spinto sull’ acceleratore esortando il MIT a fornire in un tempo ragionevolmente breve il risultato della Mappatura che dovrà riguardare, sempre per legge, tutte le coste marittime lacuali e fluviali per poi avviare il percorso per determinare la scarsità o meno della risorsa, condizione imprescindibile per una corretta applicazione della Direttiva Servizi.

Già convocato il prossimo incontro per il 4 Luglio