Mareggiate, danni per centinaia di milioni, Governo dia certezze ai balneari

Capacchione, presidente Sib: “Oggi è impensabile riparare o ricostruire le strutture in assenza di certezze sul futuro aziendale”

“Dalla Liguria alla Toscana, dal Lazio alla Campania, dal Friuli Venezia Giulia al Veneto, sono migliaia gli stabilimenti balneari, i ristoranti e le infrastrutture sulla costa gravemente danneggiate o distrutte dal vento e dalle forti mareggiate di questi giorni che non hanno risparmiato nessuna località costiera”. A dirlo è Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio, che valuta in “oltre 100 milioni, da una prima stima”, i danni subiti dalle aziende balneari per il maltempo, “senza contare quelli causati dall’erosione dei litorali”, e chiede al governo “certezze per il futuro”.

“Stiamo valutando i danni subiti dalle 30mila aziende balneari e non solo, da una prima stima – afferma Capacchione – superiamo anche di molto i 100 milioni di euro. Senza contare quelli causati dall’erosione dei litorali, intere spiagge sono state letteralmente cancellate, un fenomeno, purtroppo, che conosciamo bene e che è diventato estremamente diffuso e pericoloso negli ultimi anni, al quale bisogna trovare una soluzione efficace quanto prima”.

“Oggi è impensabile riparare o ricostruire le strutture in assenza di certezze sul futuro aziendale – conclude il presidente del Sib -. Questo significa che già dalla prossima stagione estiva c’è il rischio, concreto e reale, della mancanza dei servizi balneari in molte destinazioni turistiche. Oggi, pertanto, è ancora più urgente un intervento del governo sulla questione della durata delle concessioni vigenti”.

Balneari, ipotesi dilazione al 2024 della Bolkestein in Liguria

REGIONE LIGURIA, ASSESSORE SCAJOLA INCONTRA SINDACI COSTIERI E ASSOCIAZIONI SETTORE “CONFRONTO UTILE PER SPIEGARE DIVERSE POSSIBILITÀ DI AZIONE”

“Anche altre Regioni stanno svolgendo incontri analoghi a questo. In particolare in alcune Regioni i Comuni costieri stanno già lavorando ad atti dirigenziali o delibere di giunta per procedere con una ‘dilazione’ di un anno dei tempi di scadenza delle concessioni, sulla base della legge sulla Concorrenza varata dal governo Draghi, la 118/2022. Credo che questa sia una strada percorribile anche da parte dei Comuni liguri, nella loro piena autonomia, con una regia da parte di Anci per garantire un’omogeneità di azione sul territorio”. Così l’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola che oggi ha incontrato in video collegamento oltre 70 tra amministrazioni comunali costiere e associazioni delle imprese balneari del territorio per fare il punto sulla direttiva Bolkestein in vista della scadenza delle concessioni balneari il 31 dicembre 2023.

“Regione Liguria con senso di responsabilità non vuole lasciare soli i Comuni costieri e le associazioni delle imprese balneari – ha proseguito l’assessore Marco Scajola -. Personalmente sono infuriato perchè i governi che si sono succeduti in questi anni non hanno mai espresso una posizione chiara a tutela di questo settore strategico per la Liguria e per tutto il Paese. Purtroppo le Regioni non hanno competenza in tema di concessioni demaniali marittime ma l’incontro di oggi è stato importante per un confronto sulle possibili strade che i Comuni costieri possono percorrere, auspicando un ruolo di regia da parte di Anci”.
L’assessore Scajola ha ricordato che “le Regioni sono state molto compatte nel chiedere un confronto diretto con il governo con il coinvolgimento di Anci, valutando insufficiente il lavoro svolto a livello di tavolo tecnico nazionale.

Quella che manca è una posizione politica inequivocabile da parte dello Stato che ha competenza su questa materia così come mancano anche le linee guida per lo svolgimento delle gare. Questo può essere l’elemento utile per motivare un eventuale atto da parte dei nostri Comuni che, nella loro piena autonomia amministrativa – ha concluso – decidano di procedere con la dilazione al 31 dicembre 2024″.