Argini invernali a protezione delle strutture balneari, mozione di FDI in regione Lazio

Tutelare la costa creando autentiche ‘banche di sabbia’, permettendo agli operatori balneari la possibilità di salvaguardare le proprie strutture dall’erosione. I titolari delle Concessioni demaniali marittime hanno segnalato difficoltà, al di fuori della stagione estiva/balneare, nell’eseguire interventi di movimentazioni della sabbia, senza l’apporto di materiale esterno, sulle aree in concessione al fine di realizzare argini invernali di protezione degli arenili a tutela delle strutture da loro gestite.

Nei Comuni del Lazio sono in vigore diverse ordinanze che disciplinano la gestione degli arenili nel solo periodo della stagione balneare (1° maggio – 30 settembre), senza alcuna previsione delle attività di gestione degli arenili nel periodo invernale, con riguardo alle operazioni di pulizia delle aree in concessione e di manutenzione degli arenili, ai fini di  salvaguardare il decoro dell’arenile e garantire l’accessibilità in sicurezza alla spiaggia anche al di fuori della stagione balneare estiva. Le “barriere anti sabbia” previste all’art. 16 del Regolamento n. 19/2016, non risultano adeguatamente disciplinate e sono considerate da buona parte degli operatori balneari come sostanzialmente non in grado di rappresentare un argine efficace contro l’erosione dell’arenile in concessione.

Sussiste quindi la necessità di procedere ad una regolamentazione organica in materia. Per queste ragioni ho presentato una mozione in Consiglio regionale che impegna il presidente e gli assessori competenti a prevedere la possibilità dei concessionari di aree demaniali marittime di movimentare la sabbia sulle aree in concessione, al di fuori del periodo della stagione balneare/estiva, al fine di realizzare degli argini invernali di protezione degli arenili a tutela delle arenili e delle strutture da loro gestite, senza l’apporto di materiale esterno, previa comunicazione all’ente di competenza. Prevedendo eventualmente la modifica/integrazione dell’art.16 del Regolamento regionale n.19/2016.

Con la stessa mozione si chiede di disciplinare, anche in forma semplificata, l’utilizzo da parte dei Comuni costieri di depositi di sabbia lungo i litorali anche attraverso la realizzazione di banche di sabbia da utilizzare per il ripascimento degli arenili. 

Da anni è scattato l’allarme erosione delle coste del litorale laziale. Da Minturno, al confine con la Campania, a Montalto di Castro, sul litorale della Tuscia al confine con la Toscana, il mare ogni anno erode superfici di territorio arrecando danni alle attività commerciali legate alla balneazione, alle abitazioni e all’agricoltura delle aree dell’entroterra.

Per questo motivo, si rende necessario allargare la collaborazione tra i soggetti che hanno competenza in materia di difesa delle coste e che hanno interessi nello sviluppo economico di questi territori, con l’obiettivo unico di favorire una tutela sostenibile della fascia costiera e la difesa di quella risorsa naturale che rappresenta l’elemento caratterizzante del paesaggio della penisola e delle isole italiane. Per far ciò occorre apportare modifiche alle normative attuali e venire incontro alle esigenze dei fruitori di una splendida risorsa naturale qual è il mare”.

Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio. 

Balneari, Croatti (M5S): “Da Governo silenzio di tomba, quella che sta scavando al settore”

“A poco più di due mesi dalla data di scadenza delle concessioni demaniali stabilita dal Consiglio di Stato il clima di incertezza che avvolge il comparto balneare è sempre più preoccupante e inconcepibile. Il governo ha scelto da tempo di ergersi ad avvocato difensore degli interessi di alcune associazioni di categoria sacrificando l’interesse collettivo di tutti i cittadini e anche quello dello stesso comparto balneare che necessita di certezze per realizzare investimenti, innovazione, maggiore competitività”. Il commento del senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.

“Il silenzio vergognoso e l’immobilismo del governo hanno messo in enorme difficoltà anche i comuni che attendono decreti attuativi che disegnino una riforma delle concessioni demaniali più organica e capace di rispondere alle sfide che attendono il turismo balneare e l’offerta turistica del Paese. Dopo il 31 dicembre 2023 si rischia il caos per tutti i territori a vocazione turistica balneare con il pericolo concreto di arrivare in prossimità della stagione estiva senza concessioni assegnate per ricorsi e contenziosi. Questa destra corporativa e reazionaria ha deciso di affossare un comparto strategico per il Paese, che crea un indotto enorme e fondamentale per l’economia di tanti territori, per proteggere ancora una volta i privilegi particolari di una lobby”.

Prosegue l’esponente pentastellato. “La riforma delle concessioni demaniali voluta dal M5S era pronta già nell’agosto del 2022 e puntava a valorizzare le piccole imprese e ad aumentare la qualità dell’offerta turistica, garantendo al tempo stesso maggiori diritti a tutti i cittadini; il governo Meloni però ha cancellato tutto ed ora, a due mesi dalla scadenza delle concessioni in essere, è chiamato a rispondere delle sue incapacità e dei danni enormi che questo comportamento potrebbe provocare”, conclude Croatti.