Commissione Ue: “su Balneari contatti in corso con governo”

Dibattito su petizioni presentate a Eurocamera da associazioni

“Il dato normativo di partenza” è che le concessioni balneari negli ultimi 12 anni in Italia “sono state oggetto di 4 interventi legislativi di rinnovo automatico. E a riguardo ci sono state due prese di posizione nette da parte della Corte di Giustizia, che ha ribadito la necessità chiara di procedura di selezione con garanzia di trasparenza e imparzialità, senza rinnovi automatici.

La Commissione Ue ha avviato una procedura d’infrazione, che ad oggi è aperta”. E’ quanto ha ricordato Salvatore d’Acunto, intervenendo in rappresentanza della Commissione in commissione Petizioni dell’Eurocamera in merito al dossier balneari. D’Acunto è intervenuto dopo che in commissione sono state illustrate diverse petizioni presentate dalle associazioni di imprenditori italiane.

“Mi sembra che emerga la necessità di fornire chiarezza a tutte le parti interessate e a tutto il settore turistico. Quello che posso dire è che ci sono dei contatti in corso tra Commissione e governo nell’ambito della procedura d’infrazione, che è in corso. Quindi non è possibile fornire ulteriori dettagli”, ha spiegato d’Acunto, che ricopre il ruolo di capo unità presso la Dg Crescita. (Ansa)

Balneari, Fidanza (FdI): Governo al lavoro per salvaguardare eccellenza del turismo italiano

“Le imprese balneari rappresentano un valore importante per l’industria turistica italiana, migliaia di imprenditori e decine di migliaia di addetti nonché un indotto che per lungo tempo è rimasto bloccato in termini di investimenti”. È quanto ha dichiarato il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, nel corso del suo intervento nella seduta della Commissione Petizioni dell’Eurocamera che ha analizzato le petizioni in materia di concessioni balneari. “C’è bisogno di una legge di riordino nazionale che ponga fine all’incertezza normativa. Su questo il Governo italiano è impegnato, a valle di un’importante opera di mappatura- la prima mai realizzata – della disponibilità delle aree attualmente in concessione e di quelle concedibili in futuro. L’interlocuzione in corso tra il Governo e la Commissione europea deve portare alla definizione di un provvedimento quadro che riordini in maniera definitiva la materia, salvaguardando l’esperienza, la storicità, la qualità, la professionalità delle aziende che hanno investito in questi decenni, consentendo l’apertura del mercato su nuove aree disponibili e concedibili.

Questo è l’unico modo per risolvere questa atavica vicenda, tenendo in debita considerazione sia gli interessi di chi ha investito creando un’eccellenza nel turismo italiano sia quelli di operatori, anche transfrontalieri, che vogliano aprire una nuova azienda turistico-balneare senza penalizzare quelle esistenti”.

Potete rivedere l’intervento di Carlo Fidanza a questo link