Chiuso tavolo sui balneari, 33% delle coste in concessione

Le associazioni chiedono di proseguire per mappare laghi e fiumi

l 33% circa delle aree demaniali delle coste è in concessione.

Con questo dato si è concluso il lavoro del tavolo tecnico istituito a maggio presso la Presidenza del Consiglio per definire i criteri per determinare la sussistenza o meno della scarsità della risorsa naturale disponibile.

La scarsità farebbe applicare la direttiva Bolkestein alle concessioni balneari. Quella percentuale, spiegano fonti del tavolo dopo la riunione a P. Chigi, sarebbe il punto di partenza per avviare l’interlocuzione con la Commissione Ue. Le associazioni dei balneari chiedono di far proseguire il tavolo per mappare anche le coste di laghi e fiumi. Ansa

Le dichiarazioni delle associazioni di categoria

Sib Confcommercio “Nella riunione odierna abbiamo condiviso la Relazione conclusiva che conferma quanto da noi, sempre, affermato sulla non “scarsità della risorsa” e, quindi, sulla disponibilità del demanio marittimo per nuove attività economiche” – ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente alla Confcommercio. Viene meno, pertanto, il presupposto per la messa a gara delle concessioni demaniali marittime attualmente vigenti, così come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, da ultimo con la sentenza del 20 aprile 2023.“Abbiamo auspicato che questi dati, senza alcun indugio, vengano riportati alla Commissione europea per l’archiviazione della procedura di infrazione – ha continuato Capacchione. Suggerito, poi, la necessità e l’urgenza di un intervento normativo che impedisca l’avvio delle procedure di pubblica evidenza, delle concessioni demaniali vigenti, da parte degli Enti concedenti, perché le stesse sarebbero solo foriere di un certo contenzioso, anche alla luce dei risultati del Tavolo interministeriale. Sottolineato, infine, che la sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, oltre ad essere stata smentita dai dati di fatto accertati dai Ministeri interessati, non è, comunque, definitiva, in quanto pendente il ricorso alla Corte di Cassazione a Sezioni Unite”.

Assobalneari Confindustria “Il tavolo ha determinato che la risorsa in Italia non è scarsa, è un dato importante perché già sappiamo che potranno essere date altre concessioni. Il dato marittimo si attesta su circa il 33% di coste occupate”. Così Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, lasciando palazzo Chigi al termine del tavolo tecnico interministeriale per le concessioni Balneari. La riunione con i rappresentanti delle associazioni di categoria, ha spiegato Licordari, è stata presieduta da Elisa Grande, capo dipartimento della presidenza del Consiglio e coordinatrice generale del tavolo sulla riforma delle concessioni Balneari. Presenti al tavolo anche i parlamentari di maggioranza Roberto Bagnasco (FI), Riccardo Zucconi (FdI) e Paolo Ripamonti (Lega). “La maggioranza delle associazioni – ha aggiunto Licordari – chiede però con forza che i lavori del tavolo non si concludano oggi perché manca ancora il dato delle coste dei laghi e fiumi che si possono dare in concessione. Dato questo che aiuterà sicuramente a far comprendere alla Commissione europea che la risorsa in Italia non è scarsa. Dobbiamo preoccuparci di difendere l’italianità, non si può svendere a poteri di capitali stranieri che vogliono impossessarsi dei gioielli del nostro paese, come sta avvenendo in altri settori”. Adesso, conclude il presidente di Assobalneari Italia, “dovranno decidere se proseguire il tavolo. Spetta all’autorità politica farlo, penso la presidente del Consiglio deciderà se accogliere la nostra richiesta di proseguire, e intanto portare avanti una interlocuzione” con l’Europa.

Fiba Confesercenti

“Dalla mappatura è emerso con chiarezza che, per quanto riguarda il demanio marittimo e le spiagge in particolare, non sussiste alcuna scarsità della risorsa. Ora si arrivi, in tempi brevi, a una nuova norma che tenga in considerazione questo fatto”. Così Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA, l’associazione che riunisce gli stabilimenti balneari aderenti a Confesercenti, a margine dell’incontro svoltosi oggi, in sede di presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza dei rappresentanti dei ministeri interessati e delle sigle del settore.“Finalmente, l’importante lavoro svolto dal Mit ci permette, dopo ben 15 anni, di avere una mappatura ufficiale, assolutamente indispensabile per una corretta applicazione della direttiva Bolkestein. Riteniamo che ora sia fondamentale elaborare rapidamente una bozza di normativa basata sui dati della mappatura e contemporaneamente avviare una nuova programmazione del demanio marittimo. Siamo pienamente fiduciosi che sia possibile raggiungere al più presto un accordo con la Commissione europea per una norma che assicuri un’applicazione equa della direttiva e ripristini l’equilibrio nel settore balneare.

Concessioni, ultimo tavolo giovedì dove si decide il futuro dei balneari

GiovedÏ 5 ottobre ci sarà il nuovo e ultimo incontro del tavolo interministeriale in cui i rappresentanti delle varie associazioni cercheranno di stoppare definitivamente il rischio di evidenze pubbliche.

Il Governo sta muovendosi per dimostrare attraverso la mappatura dei litorali italiani che la risorsa non è scarsa, cioè che vi sono ancora ampi spazi da dare in concessione e quindi scongiurare l’applicazione della direttiva Bolkestein. Il dato che emerge attualmente si attesta intorno al 19% di coste occupate ma da questa percentuale devono ancora essere conteggiate le coste di laghi e le sponde dei fiumi, questo perchè il compito di questo “conteggio” spetta alle Regioni che sono ancora indietro nella realizzazione di questi conteggi.

Il tempo comunque stringe in quanto come è ormai noto a tutti l’Adunanza Plenaria, con due sentenze, ha stabilito che le concessioni scadano il 31 dicembre 2023, cioè tra poco meno di tre mesi anche se la legge 118 voluta da Mario Draghi prevede una proroga “tecnica” che sposta questa scadenza al 31/12/2024 nei casi in cui i comuni per siano impossibilitati i a realizzare i bandi per comprovati motivi. Ma alcuni comuni, come quello di Rimini stanno già preparandosi alle evidenze pubbliche addirittura ingaggiando un team di esperti.

Il Governo dovrà pertanto scoprire le carte definitivamente e dimostrare che la risorsa non è scarsa contrattando con l’Europa la possibilità che a gara vadano i tratti di costa ancora liberi, possibilità prevista appunto dalla Bolkestein e confermata dall’ultima sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Le associazioni balneari presenti sono Assobalneari ConfindustriaLa Base Balneare con DonnedamareCna BalneariConfartigianato Imprese Demaniali, Confimprese Demaniali ItaliaFederbalneari italiaFiba ConfesercentiItb Italia, SIb Confcommercio, Associazione Italia BalneareFederterziario Balneari e Oasi Italia.

Presenti altresì i rappresentanti di FederalberghiFaita FedercampingConfindustria NauticaAssormeggi ItaliaAssonatAssomarinasAssitaiAssoturismo ConfesercentiLega Navale ItalianaAssociazione Italiana Confindustria Alberghi.