Concessioni balneari, Callari ‘Momento di prendere decisioni’
Il Friuli Venezia Giulia ha già da tempo svolto i suoi “compiti per casa” sulla mappatura delle aree demaniali, mettendo a punto un sistema chiaro e trasparente. Bisogna dire basta a chi vuole buttare la palla in tribuna perché è arrivato il momento di prendere delle decisioni chiare in un settore importante per l’economia non solo del nostro territorio ma dell’intero Paese”.
È questo il commento dell’esponente dell’esecutivo regionale Sebastiano Callari, a margine del Tavolo interregionale degli assessori al Demanio marittimo, convocato dall’assessore ligure Marco Scajola in qualità di Coordinatore del Tavolo stesso in seno alla Conferenza delle Regioni, consesso chiamato a discutere il tema delle concessioni demaniali marittime.
“Nel corso della riunione – ha spiegato Callari – sono stati illustrati i passaggi compiuti qualche giorno fa durante la seduta del tavolo interministeriale, dal quale è emerso – per l’ennesima volta – la necessità di accelerare i tempi per il completamento della mappatura delle concessioni demaniali esistenti. È questo un atto propedeutico che servirà in seconda battuta alla definizione dei criteri per la determinazione della sussistenza o meno della scarsità della risorsa disponibile e, di conseguenza, l’applicazione o meno della direttiva Bolkestein”.
“In sostanza – procede l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia – nella riunione di oggi ci siamo trovati a dover discutere una cosa sulla quale ci stiamo confrontando ormai da molto tempo con i governi che, fino ad oggi, si sono susseguiti alla guida del Paese. È anacronistico continuare a parlare di mappature quando già tutte le Regioni hanno già fornito questi dati. Noi, con “Eagle Fvg”, abbiamo messo a punto un sistema di consultazione delle banche dati territoriali in grado di fornire in maniera chiara e trasparente ciò che, ancora una volta, il tavolo interministeriale chiede per poi poter procedere alla determinazione della sussistenza o meno della scarsità della risorsa disponibile”.
“Non va dimenticato – ha aggiunto l’assessore regionale – che una pubblica amministrazione deve poter dare certezza sia agli imprenditori che operano in questo settore sia ai funzionari che devono compiere i relativi atti. Dal canto nostro abbiamo provveduto in alcuni casi a rinnovare, e non prorogare, alcune concessioni, pubblicando le richieste degli interessati e provvedendo al rilascio della concessione laddove nessun altro ha manifestato il suo interesse per lo stesso sito. Dove invece sono state avanzate più richieste, abbiamo predisposto le procedure di gara, stoppate poi dal Governo”.
Infine per l’assessore Callari “è giunto ora il momento di non continuare a buttare la palla in tribuna ed assumere invece una posizione chiara nell’interesse di tantissime imprese che operano in un settore strategico dell’economia nazionale. Cercare di dimostrare che le aree demaniali non sono una risorsa scarsa per aggirare la norma Bolkestein e quindi continuare a prorogare all’infinito le concessioni già in essere è un principio che va contro la libera impresa, proprio quella che invece un governo di centro destra intende tutelare”.