Balneari, Gasparri: si vada avanti con mappatura coste

“La sentenza della Corte Europea sulla vicenda balneari non apporta alcun elemento nuovo nella discussione che, da anni, si sviluppa sul tema e che ci vede opposti proprio all’Europa nella difesa delle aziende italiane e di una peculiarità turistica che non ha eguali, per ovvie ragioni territoriali e climatiche, con gran parte del resto d’Europa. Non ci aspettavamo certo una sentenza che ribaltasse gli effetti della ormai tristemente nota direttiva Bolkestein a tutela di famiglie e imprese che, in realtà, come lo stesso Bolkestein affermò in un incontro che organizzammo tempo fa, non hanno nulla a che vedere con questa norma. Per questo, come abbiamo detto anche nei giorni scorsi, il governo deve andare avanti per avviare il tavolo interministeriale e soprattutto, in tempi brevi, la mappatura delle coste italiane per confermare, come diciamo da tempo, che di spazio per nuove imprese ce n’è abbastanza e che le nostre spiagge non sono una risorsa scarsa. Elemento, questo, ribadito anche nella sentenza di oggi a conferma che la strada da noi indicata è quella giusta. Si tratta infatti di un’azione imprescindibile per chiudere definitivamente questa vicenda e dare alle imprese italiane il futuro che meritano”. Così il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)

Balneari: Zucconi (Fd’I), Corte riconosce validita’ nostra proposta

La sentenza della Corte di Giustizia europea sulle concessioni balneari “va nella direzione indicata da tempo dal sottoscritto e da Fratelli d’Italia intanto per quanto riguarda la tempistica dell’applicazione della direttiva Bolkestein e cioe’ a decorrere dal dicembre 2009. E’ l’approccio che avevamo gia’ previsto in una precisa proposta di legge della scorsa legislatura a mia firma e del collega Carlo Fidanza ed e’ un concetto ribadito anche dal punto 73 delle motivazioni messe nero su bianco dalla Sentenza della Corte Ue”. Lo ha dichiarato il segretario di Presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo ZUCCONI. “Nella sentenza viene ribadita, inoltre, la necessita’ di una mappatura al fine di verificare la scarsita’ della risorsa, combinando un approccio generale e astratto a livello nazionale, e un approccio basato su un’analisi del territorio costiero del comune in questione”, ha proseguito. “Quello che per la sinistra doveva rappresentare un giorno nero e una pietra tombale per migliaia di micro e piccole aziende del comparto balneare, potrebbe rappresentare invece un nuovo punto di svolta verso una risoluzione costruttiva e concertata fra l’Italia e Bruxelles”, ha concluso.