Balneari: Croatti (M5S), ‘Governo vuol favorire gruppi più forti’

“Dopo aver ignorato le sentenze del Consiglio di Stato, i rilievi del Quirinale e il rischio, sempre più concreto, di una infrazione europea, appare chiaro che l’obiettivo della destra sia quello di arrivare a ridosso della scadenza delle concessioni a fine 2023 senza fare nulla per poi indire gare in extremis che favoriranno le holding, i grandi gruppi economici e tutti quei soggetti che dispongono di grandi risorse economiche e dei professionisti più abili in grado di aggiudicarsi le concessioni più appetibili”. Lo afferma il senatore Marco Croatti del Movimento 5 Stelle. “I partiti di destra -aggiunge- mentono affermando di voler proteggere le piccole imprese del comparto; al contrario, stanno agendo a favore dei Briatore, delle Santanchè e dei grandi gruppi economici vicini ai partiti di maggioranza. Tutti hanno capito che le gare sono ineludibili e noi del M5S diciamo da mesi che è urgente lavorare per una riforma delle concessioni balneari che sia una opportunità di sviluppo e di crescita del comparto, che istituisca norme per le gare che impediscano a grandi gruppi di presentare offerte predatorie su numerose concessioni, che protegga ambiente e tipicità garantendo investimenti in sostenibilità”. “La destra ha calato la maschera in queste ore respingendo con arroganza la nuova sentenza della sesta sezione del Consiglio di Stato, che ha ribadito l’inapplicabilità della proroga dalla destra contenuta nel Milleproroghe, e decidendo di andare allo scontro frontale con Ue e Quirinale. Lega e Fdi -conclude Croatti- scelgono consapevolmente di gettare il comparto nel caos e quando il Governo sarà costretto a indire velocemente gare per le concessioni demaniali che non conterranno doverose difese per le piccole imprese balneari saranno i più forti a prevalere”.Adnkronos

Licordari, Assobalneari: “Il Parlamento si riappropri delle proprie prerogative”


Questa seconda sentenza del CdS a mio avviso va al di là della questione balneare che comunque per le aziende del settore significa il lavoro di una vita. Infatti ritengo che siano discutibili e scioccanti per quel che riguarda proprio i più elementari principi costituzionali e gli equilibri tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario, e di cui nessuno parla.
Nella prima sentenza della plenaria, il CdS non si limitò a disquisire su temi di natura giuridica, ma fondamentalmente si sostituì in modo sostanziale al legislatore dettando regole che non erano di sua competenza, affermando tra l’altro, a titolo esemplificativo, che qualsiasi proroga approvata in futuro dal Parlamento, avrebbe dovuto essere disattesa da tutti i funzionari pubblici, come dire quello che fa il Parlamento in Italia non conta nulla.
Contemporaneamente, pur contestando l’istituto della proroga, il CdS si arrogò il diritto di stabilire esso stesso una proroga delle concessioni al 2023, chissà in base a quali principi o ragioni.
Ma come se non bastasse la prima sentenza ora ne arriva una seconda davvero inquietante sempre dal CdS che radunandosi in Camera di consiglio il 16 Febbraio, 8 giorni prima dell’ approvazione del Milleproroghe, ne preannuncia la sua disapplicazione da parte di tutti gli organi dello stato !
Una sentenza su di un provvedimento legislativo non ancora approvato ma con già l’ indicazione di disapplicarlo.
Sicuramente una grande capacità di predire il futuro….
Una seconda sentenza che delegittima e umilia l’azione del massimo organo legislativo del nostro Paese: il Parlamento.
Non serve essere dei Costituzionalisti per capire che al di là della questione balneare, ci troviamo di fronte ad uno scontro violento tra poteri dello Stato con un tentativo di certi Giudici che vogliono sostituirsi a chi invece è preposto a fare le leggi prevaricandone le prerogative.
Che aspetta oggi il Parlamento, che è palesemente sotto attacco, ad impugnare queste sentenze riprendendo il ricorso che il Presidente on. Meloni presentò con determinazione in Corte Costituzionale nella precedente legislatura ma che gli fu rigettato perché non avente titolo a presentarlo ??
Davanti ad una cosa così grave, anche la questione balneare per noi così importante passa in secondo piano. Qui c’è in ballo il rispetto della divisione dei poteri con l’ autonomia legislativa del Parlamento, la massima espressione della democrazia del nostro Paese e auspico un intervento deciso dei Presidenti Fontana e La Russa in Corte Costituzionale per fare annullare queste sentenze.
Lo dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Italia