Balneari, Gasparri: “Da Ue ossessione maniacale, se risorsa non scarsa basta follie”

“Leggo la nota di un portavoce della Commissione europea che continua ad accanirsi sui balneari. Ma questo portavoce della Commissione europea conosce gli stravolgimenti che fa a danno del libero mercato e alla concorrenza Amazon? Sa che Amazon paga l’uno percento di tasse e forse anche meno? Questo portavoce della Commissione europea vive nella realtà o nel mondo dei sogni? Perché ci si accanisce contro una categoria, che peraltro gestisce delle risorse che non sono scarse in Italia, e invece l’Unione Europea, compreso questo suo portavoce, ignora i giganti della rete, a iniziare da Amazon, che alterano il mercato ogni giorno? Speriamo che questo portavoce ascolti con le orecchie e legga con gli occhi. Così potrebbe approdare nella realtà e iniziare ad imparare qualcosa. Essendo un portavoce porti a chi gli dà la voce queste repliche che faremo anche in Parlamento nelle prossime ore. Ora basta”.

Prosegue il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri intervenendo al convegno “Onda d’Urto Balneari in mobilitazione”, organizzato nell’ambito della fiera Balnearia e Tirreno Ct a Carrara; “Si faccia la mappatura perché l’Ue deve discutere se la risorsa è scarsa o meno, e non è scarsa ma va accertato. Se la risorsa non è scarsa follie sui balneari non se ne facciano Nella mappatura, ha osservato, “devono rientrare le spiagge libere che non devono essere abbandonate dai Comuni, o diventare discariche. Il monitoraggio è una priorità. Poi c’è il problema della concorrenza per tutti, non può essere solo per i balneari o per i tassisti. Pensiamo ai giganti della rete, ai potentati che distruggono il commercio, poi parleremo di tutto il resto”.

Aggiunge Gasparri, “Sul mondo balneare c’è un’ossessione manicale dell’Ue. Si occupino di altre priorità. Noi siamo qui a fare da intercapedine. Non è vero che sono approfittatori, sono imprenditori strategici per il nostro turismo e vanno tutelati. Paghino il giusto ma non vanno espropriati. Che l’Ue smetta di cavillare su un argomento che non merita tutto questo accanimento”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri a margine del convegno “Onda d’urto balneari in mobilitazione” a Carrara, commentando l’intenzione della Commissione Ue di valutare la possibile incompatibilità del Milleproroghe Gasparri ha aggiunto: “La smettano di perseguitare un settore produttivo, sono posizioni arroganti, inaccettabili e sbagliate”. (ANSA).

Balneari, Confindustria nautica a premier: “Necessarie norme ad hoc”

 Evitare tensioni con Ue e sanare incongruenze Concorrenza 2022

“Dopo il richiamo del Presidente della Repubblica alla necessità di regolare le concessioni demaniali con organiche normative di settore e non attraverso decreti omnibus come il Milleproroghe”, in considerazione “dell’urgenza di trovare soluzioni e di evitare tensioni con la Commissione Ue”, Confindustria Nautica rivolge un pressante appello al premier Giorgia Meloni “affinché emani un decreto legge di riassetto della normativa”.

Confindustria Nautica, in particolare, richiede di “intervenire sul Codice della Navigazione valorizzando le norme che per decenni hanno regolato secondo principi di evidenza pubblica e trasparenza le concessioni della portualità turistica e di sanare le incongruenze della legge Concorrenza 2022” le cui norme, scrive Confindustria nautica “sono in parte inapplicabili e altre, paradossalmente, divergenti dal diritto comunitario”. Per quanto riguarda specificatamente le infrastrutture della nautica da diporto “è appena il caso di ricordare che la legge voluta dal presidente Draghi le ha impropriamente incluse nell’ambito delle norme regolatorie delle spiagge, a esse del tutto inapplicabili, fino al paradosso di prevedere l’obbligo di libera balneazione all’interno dei porti – conclude Confindustria nautica -.

Le suddette norme sono conformate a una sentenza del Consiglio di Stato che non può ritenersi definitiva in quanto oggetto di ricorso alle Sezioni unite della Cassazione”. (ANSA).