Concessioni balneari, la Toscana procede per rinviare le aste
Si è tenuta ieri l’assemblea della Cna Balneari presso l’hotel Esplanade di Viareggio, con la partecipazione di rappresentanti della politica locale e nazionale, nonché di operatori economici del settore balneare.
Cna resta ferma sulle proprie posizioni storiche e cioè niente gare e non inerenza del settore balneare con la Bolkestein. “Sono convinto che non ci saranno le aste, ha detto Cristiano Tomei, coordinatore nazionale del settore, perché il dato che è emerso ci dà questa certezza. La risorsa non è scarsa e dobbiamo puntare su questo aspetto. E’ necessario legittimare quanto emerso dalla mappatura per una più lunga e duratura estensione della durata delle attuali concessioni: per tutelare il settore strategico per il turismo e per assodare la non inerenza della Bolkestein con le attuali imprese balneari”.
La discussione ha affrontato diversi punti cruciali per il settore:
- Aste delle concessioni demaniali: Si prevede un rinvio di un anno delle aste delle concessioni demaniali. I Comuni costieri toscani stanno per concludere un accordo con Anci e Regione per estendere la scadenza degli stabilimenti balneari fino al 31 dicembre 2024, applicando la legge sulla concorrenza.
- Non inerenza del settore balneare nella Bolkestein: Si è discusso della necessità di una normativa nazionale che confermi la non inerenza del settore balneare alla Bolkestein, basandosi appunto sulla mappatura che ha rilevato come la percentuale di costa occupata sia ferma al 33%, senza considerare fiumi e laghi.
- Richiesta di stabilità e chiarezza normativa: I rappresentanti della Cna Balneari, insieme ai parlamentari presenti e alle amministrazioni locali, chiedono norme chiare e immediate per garantire stabilità al settore e aiutarlo a evitare aste delle concessioni.
- Necessità di investimenti e certezza per il settore: Si sottolinea l’importanza di evitare incertezze normative che bloccano gli investimenti nel settore balneare, riaffermando la necessità di decisioni immediate per ripristinare la serenità necessaria per gli investimenti.
Balneari e istituzioni locali e nazionali presenti, Zucconi (Fdi), Bergamini (Fi), Montemagni (Lega), concordano sulla necessità di evitare i bandi delle concessioni demaniali e stabilizzare il settore attraverso una normativa chiara e unificata che confermi la non inerenza del settore balneare alla Bolkestein, consentendo così agli operatori di pianificare investimenti e attività future in modo più sicuro.