Balneari: Ricci, ‘giù le mani dalle spiagge libere’

 “Come tutti sappiamo, esiste una Direttiva europea, la Bolkestein, che chiede ai Paesi membri di mettere a bando le concessioni degli stabilimenti balneari periodicamente. I partiti che sono al governo del nostro Paese, si sono opposti a questa impostazione e, non entrando nel merito della questione, hanno continuato a rinviare, nonostante le numerose sentenze che impongono all’Italia di mettere a gara tratti di litorale che non sono proprietà privata, ma sono dello Stato”. Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci Dem, presidente di Ali-Autonomie locali italiane, intervenendo a Omnibus, in onda su La7.

“Nel frattempo, in attesa di una soluzione, che poteva essere quella di un indennizzo al precedente concessionario, da parte del subentrante, gli investimenti si sono bloccati, dinanzi ad una situazione di incertezza”, ha proseguito Ricci. “Infine, è emersa una novità, che spero venga smentita: la maggioranza vorrebbe mettere a gara ulteriori spiagge, quelle libere, per dimostrare all’Europa di avere un numero sufficiente di concessioni utili a garantire la necessaria concorrenza. Si tratterebbe – ha affermato Ricci- di un fatto gravissimo, che porterebbe alla privatizzazione delle spiagge libere. A fronte di un tale danno, che sarebbe ambientale e sociale, ci opporremo con forza. Giù le mani dalle spiagge libere!”. (Adnkronos)

Balneari: Meloni, positivo che Commissione Ue lasci aperti negoziati, faremo nostre proposte

È positivo il fatto che la Commissione europea, pur inviando la lettera all’Italia sul tema dei balneari, non abbia precluso a proseguire i negoziati con l’Italia, anche perché è stato chiuso il tavolo tecnico. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Zagabria. “Noi ereditiamo una situazione che si trascina da qualche anno. Il tavolo tecnico ha fatto una cosa che curiosamente non è stata fatta fino ad oggi e cioè la mappatura delle spiagge stabilendo che tecnicamente non c‘è scarsità della risorsa. , ha detto Meloni, secondo cui ora bisogna portare “avanti una contrattazione nuova con la Commissione”. “Faremo le nostre proposte, perché abbiamo soprattutto il problema di dare certezza al diritto rispetto a questa materia ed evitare che ci sia un caos, ma abbiamo fatto dei passi in avanti”, ha detto la premier.