Bolkestein, Musumeci: “Governo sta facendo tutto il possibile per difendere balneari”

‘Possiamo fare nuove gare, c’è costa libera, lo diremo alla Ue’

La direttiva Bolkenstein “è la priorità. Il governo ha fatto e sta facendo tutto quello che è possibile fare. Il governo sta resistendo, era un impegno che avevamo assunto con gli operatori balneari.
E’ chiaro che non sappiamo fino a quando e fino a che unto resistere. La corte di giustizia ha offerto una scappatoia. Vediamo se tutta la costa italiana è impegnata, se rimane spazio e per consentire nuove autorizzazioni” demaniali. Lo ha detto il ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, agli operatori economici della Versilia riuniti a Forte dei Marmi (Lucca).

Prosegue Musumeci “Non vogliamo mandare al macero questo patrimonio”, “stiamo mantenendo l’impegno di difendere questo tessuto e lo difenderemo fino all’ultimo”. “Da una ricognizione – ha proseguito il ministro – risulta un impegno di costa del 33% circa. Non sappiamo ancora quanta altra tara possa esserci, forse 10-15%, di fascia costiera occupata. Ma rimane sufficiente spazio per dire che non c’è
motivo di non consentire, a chi ha investito, a chi si è indebitato, di continuare a gestire un impianto, gestito anche da generazioni” della stessa famiglia. “Il turismo percepisce l’improvvisazione rispetto all’esperienza consolidata di padre in figlio – ha aggiunto – Una foto di 50, 100 anni fa arricchisce la credibilità di quella mpresa. Abbiamo sufficiente spazio di fare nuove gare senza bisogno di dire grazie a chi per tanti anni ha dato qualità coi servizi offerti al turismo del mare”.
Una delegazione di esperti del Governo sarà “alla Commissione europea per aprire un confronto su cosa altro serve.
Non abbiamo ancora adottato un atto formale per non creare attrito con la Commissione europea e per capire se possiamo a convincerla di questo patrimonio di imprese che hanno fatto di qualità. Non vogliamo mandare al macero questo patrimonio” ma poi deciderà “l’Unione Europea”. (ANSA).

Bolkestein, Regione Marche approva due mozioni pro evidenze pubbliche

Una, a iniziativa del gruppo Pd (primo firmatario Mangialardi), ha ottenuto il via libera dall’Aula all’unanimità; l’altra sottoscritta dal consigliere di Rinasci Marche Luca Santarelli è stata invece approvata a maggioranza. In primo piano la tutela dei balneari marchigiani

Disco verde per due mozioni sulla direttiva Bolkestein. Una a iniziativa del gruppo Pd, che ha ottenuto il via libera all’unanimità, l’altra sottoscritta dal consigliere di Rinasci Marche Luca Santarelli approvata invece a maggioranza.
Con la mozione proposta dai dem (primo firmatario Maurizio Mangialardi) la Giunta viene impegnata ad attivare “immediatamente un tavolo di confronto con le associazioni di categoria, i sindacati dei balneari e i parlamentari marchigiani che abbia come scopo l’elaborazione di un quadro normativo più avanzato da portare in discussione nell’ambito della Conferenza Stato Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, che, nel rispetto delle normative europee, sia capace di dare solide sicurezze alle imprese balneari tutelando gli investimenti fatti nel corso degli anni e i livelli di occupazione”.
In precedenza l’Aula ha approvato anche la mozione a iniziativa del Consigliere Luca Santarelli con la quale si chiede a Presidente e Giunta regionale di intervenire presso gli organi competenti “al fine di sviluppare un meccanismo che stabilisca il vero valore degli investimenti fatti e che si conceda un tempo ragionevole per prolungare la concessione e permettere l’ammortamento degli investimenti fatti dagli attuali gestori”. Inoltre con la mozione viene anche chiesto l’impegno a “prevedere una proroga a quei gestori che in prossimità di una nuova concessione si siano fatti carico di ingenti investimenti per la manutenzione degli arenili o delle attività ad esse connesse”. In primo piano anche la necessità di prevedere “un’indennità di avviamento a quei gestori uscenti che dimostrino di non aver ancora ammortizzato gli investimenti fatti durante la gestione e che gli attuali operatori balneari, nella nuova asta, abbiano il diritto di prelazione a parità di offerta”.