Ricci, ITB Italia: “La questione Balneari è solo Italiana e va risolta in Italia”

Ma quali Pnrr…quale Europa o Corte di Giustizia, quali avvocati e luminari! Ma soprattutto perché tutto questo interesse? E’ così grande l’affare …ma per chi? Tanto grande da scomodare personaggi così importanti che avrebbe ben altro e tanto da fare, piuttosto che occuparsi di questa situazione che invece andrebbe risolta nella aule del Parlamento Italiano, come è giusto che sia.

La “questione “ Balneari è solo nostra, è solo Italiana e va risolta senza se e senza ma perché riguarda noi e le nostre famiglie assieme a quelle dei nostri collaboratori e fornitori, anch’essi italiani, perché noi non siamo Multinazionali!

Nonostante in tutti questi anni abbiamo avuto continue delusioni e brutte esperienze con la politica italiana, in questo ultimo Governo ci abbiamo creduto, tanto da spingerlo alla vittoria e proprio per questo non sono ammesse altre scuse queste volta. Non potranno permettersi di mandarci sul lastrico, non potranno trovare giustificazione se porteranno alla rovina migliaia e migliaia di famiglie, le nostre!

Quelle stesse famiglie che con il proprio lavoro e con i propri investimenti, di generazione in generazione, hanno da sempre creduto nel settore turistico balneare italiano, così brave da aver contribuito al Pil della nazione con il 13% oltre ad offrire molto impiego. Mancano meno di due mesi, nella migliore delle ipotesi un anno, il 2024 e poi? Studierete un reddito di cittadinanza, o meglio , di povertà per noi balneari?

Noi come Itb Italia, da quel lontano 2009 abbiamo da subito indicato la soluzione “unica”, la nostra proposta denominata “Limpida” che solo il Sottosegretario del Mef del tempo Pier Paolo Baretta, capì e condivise ma che la politica, chissà come mai, bloccò immediatamente. Eppure ancora oggi questa proposta sarebbe applicabile e necessaria per non dover elemosinare nulla a nessuno, non dover sottostare ad un Pnrr che di sicuro limiterà il futuro della nostra nazione.

Noi balneari vogliamo ancora essere protagonisti della riscossa italiana dimostrare a tutti che siamo ancora capaci di salvare e salvarci. Per questo, ancora una volta, la nostra proposta così detta “Limpida” ovvero l’idea di sdemanializzazione o meglio “diritto di superficie con riscatto” delle sole aree occupate dai manufatti, è la risposta all’annoso problema. Tale proposta inoltre, porterebbe svariati miliardi nelle casse dello Stato ora e negli anni a seguire, considerato che ci sono ancora tanti km di costa ancora non utilizzate, oltre il 65% escluse quelle lacustri e fluviali. Viene meno il principio di scarsità e anzi, ad oggi, le spiagge a disposizione sono sufficienti a soddisfare le richieste fino ad ora pervenute negli uffici del Demanio pubblico.

E allora cosa aspettare ancora? Con la nostra proposta “ Limpida” non cambierebbe nulla e tutto resterebbe così come è la situazione attuale, magari con le stesse regole e disposizioni di sorta senza dover passare per le aste.

Certo, dovremmo ancora indebitarci per riscattare le nostre imprese ma una volta fatto ciò, allora diventeremmo davvero Imprenditori Turistici Balneari come avrebbero sicuramente voluto i nostri predecessori, quelli che hanno inventato il turismo balneare italiano.

“Diritto di superficie con riscatto” la nostra proposta. Noi siamo pronti, ma da subito perché siamo già in zona Cesarini, cosa aspettiamo? Il triplice fischio finale dell’arbitro?

Balneari, +Europa Genova al sindaco Bucci: “Applichi la direttiva Bolkestein”

“La dilazione delle concessioni Balneari voluta da Scajola sarebbe il vero mostro di questo Halloween. Eppure l’apertura dei mercati serve all’Italia anche nel settore turistico”. Lo scrive +Europa Genova, che lancia un appello al sindaco Marco Bucci.

“Come +Europa crediamo non solo che vada rispettata la direttiva Bolkestein, ma che la concorrenza vada promossa con ancora maggior forza”, dicono dal partito.

“Agli operatori attuali non si chiede di farsi da parte ma di aggiudicarsi in una gara competitiva con altri operatori le concessioni che magari hanno da decenni o addirittura hanno ‘ereditato’. E di pagare il giusto allo Stato per ottenere servizi migliori per tutti i cittadini”, continua la nota.

“Per questo ci appelliamo al sindaco Bucci affinché applichi la direttiva, vista la sua sensibilità al tema dimostrata dalle nuove spiagge libere”, conclude +Europa Genova.