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Balneari: Pd e M5S nemici della categoria, da loro parole al vento

“Leggiamo dichiarazioni surreali da parte di esponenti di Pd e M5S sulla questione balneari. Parole al vento da parte dei nemici storici della categoria, quelli che da sempre sostengono la necessità delle aste per consentire l’esproprio delle nostre imprese balneari. Se questo non è avvenuto in tutti questi anni è grazie a chi si è sempre prodigato per fermarli. Il governo Meloni ha realizzato, unico nella storia, una mappatura delle coste che dimostra l’attuale inesistenza della scarsità della risorsa naturale, presupposto indispensabile per la messa a gara delle attuali concessioni e necessario per l’individuazione di nuove aree da assegnare in concessione per favorire lo sviluppo del nostro turismo balneare e l’apertura del mercato a nuovi operatori.

Su questa base il Governo ha riaperto un’interlocuzione serrata con la Commissione europea, per arricchire la quale sono state convocate due nuove riunioni del tavolo tecnico interministeriale (20 maggio e 12 giugno) al fine di varare quanto prima una norma che restituisca certezza agli operatori e alle amministrazioni interessate superando le contraddittorie sentenze di questi mesi e i rilievi del Quirinale. Ulteriori iniziative parlamentari devono considerarsi complementari, e non certo sostitutive, rispetto a questo percorso ben delineato. Con buona pace della sinistra giallorossa che non vede l’ora di consegnare le nostre spiagge a cooperative e multinazionali, noi andiamo avanti a cercare una soluzione che tuteli le nostre imprese”.

È quanto dichiarano in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, e il responsabile nazionale del Dipartimento Turismo di FdI, Gianluca Caramanna.

Concessioni: Zucconi (Fd’I), presentata pdl su abrogazione art. 49 Codice navigazione

“Ho presentato insieme al collega Gianluca Caramanna, una proposta di legge per abrogare l’articolo 49 del codice della Navigazione secondo il quale, al cessare della concessione, le opere non amovibili, costruite sulla zona demaniale marittima, restano acquisite allo Stato, senza alcun compenso o rimborso”. Lo afferma in una nota il segretario di presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi. “La nostra proposta nasce con l’intento di ripristinare e garantire i diritti di cittadini e imprese che hanno investito nel settore in un contesto normativo connotato dal diritto di insistenza e dal regime delle proroghe ex lege ben diverso da quello con il quale si devono confrontare attualmente. Si segnala altresi’ che l’articolo in questione nasce in un periodo storico in cui era dominante un’impostazione imperativa dell’atto concessorio, che concepiva il medesimo quale ‘grazia’ elargita dello Stato, una concezione del diritto assolutamente non piu’ attuale o attuabile. E’ impensabile che in una nazione democratica come la nostra ci sia una normativa che di fatto espropria beni privati senza prevedere alcun indennizzo”. Per Zucconi l’articolo 49 sopracitato “viola l’articolo 1 del Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Liberta’ fondamentali (Cedu), il quale sancisce il diritto di ogni persona fisica o giuridica alla protezione dei suoi ‘beni’, da intendere in un’accezione ampia”. Il deputato di Fratelli D’Italia, inoltre, sottolinea come “nell’attuale delicata situazione di incertezza normativa in tema di affidamento delle concessioni demaniali marittime con finalita’ turistico-ricreative, il diritto di incameramento – nella formulazione attuale – provoca ulteriore confusione oltre a penalizzare i concessionari stessi”.