Balneari, oggi l’udienza in Cassazione contro la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato

“Nella discussione davanti alla Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite, il Collegio difensivo del SIB ha ribadito che la sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha, di fatto, espropriato il potere del Legislatore di disciplinare la materia, oltre ad aver invaso la giurisdizione della Corte costituzionale sulla disapplicazione dei provvedimenti amministrativi dalla quale possono derivare conseguenze penali a carico dei concessionari – ha affermato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. Altra grave criticità l’estromissione dal processo del Sindacato, quale soggetto rappresentante dei concessionari, in un dibattito che ha effetti diretti sugli stessi, con grave lesione dei diritti di difesa di tutti gli imprenditori balneari.

“La Procura generale ha ribadito quanto già chiesto nelle sue memorie, chiedendo l’accoglimento del ricorso avverso le sentenze dell’Adunanza plenaria – ha aggiunto Capacchione”.

La sentenza sarà decisa oggi, ma bisognerà aspettare che venga depositata con le motivazioni, presumibilmente entro le prossime settimane.

“Attendiamo con fiducia – ha concluso il presidente del maggiore Sindacato di categoria – restando convinti che la soluzione della questione non spetti ai giudici, ancorchè autorevoli, ma al Governo e al Parlamento, che devono legiferare senza indugio superando la legge Draghi”.

Il collegio difensivo del Sindacato è composto dai professori avvocati Romano Vaccarella, Maria Alessandra Sandulli, Antonio Capacchione e Stefania Frandi.

Balneari: Zucconi (Fdi), a lavoro anche in aule giudiziarie

“A lavoro anche in aule giudiziarie” “Risulta che La Procura generale della Cassazione abbia chiesto alla Suprema Corte di Cassazione l’accoglimento del ricorso presentato dal sindacato italiano balneari contro le sentenze numero 17 e 18 del 9 novembre 2021 del Consiglio di Stato. Se questo fosse confermato sarebbe senza dubbio una buona notizia, perche’ dimostrerebbe che anche nelle aule giudiziarie si stanno valutando seriamente i limiti imposti alla legislazione nazionale e prese di posizione spesso non suffragate dalla realta’ di alcune pronunce . Nel rispetto dell’attento lavoro di tali organi giurisdizionali continueremo a valutare gli esiti di tali percorsi che riguardano settori essenziali alla nostra economia.”