Licordari, Assobalneari: “La soluzione per le concessioni balneari è scritta chiaramente nella Bolkestein”

Il tema delle concessioni balneari viene presentato come complesso ed un nodo difficile da affrontare e risolvere per i Governi che dal 2008 ad oggi si sono misurati su questa questione. Ma la soluzione è più semplice di quanto venga fatta volutamente apparire e la troviamo in tutta la sua disarmante semplicità leggendo gli articoli 11 e 12 della Direttiva Bolkestein senza neanche aver bisogno di essere giuristi per poterla comprendere. Infatti l’ art. 12 così recita : QUALORA il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per la scarsità delle risorse naturali, gli Stati membri applicano una procedura di selezione (gare ndr).

Per questo motivo il Governo Meloni ha istituito un apposito tavolo tecnico a Palazzo Chigi coinvolgendo ben 9 ministeri con l’ importante contributo del Ministero delle Infrastrutture che, di concerto con il Ministero dell’ Ambiente, attraverso il Sistema Informatico del Demanio ha permesso di certificare che le coste marittime italiane sono occupate solo per il 33% (manca ancora il dato lacuale e fluviale ancora da determinare) e che perciò la risorsa di cui tratta l’ art 12 della direttiva NON E’ scarsa. Perciò come conseguenza della mancanza del presupposto per fare le procedure selettive evidenziate dal
“Qualora” con cui inizia appunto l’ art 12, si ricade obbligatoriamente nel precedente art 11 della stessa Direttiva che prevede la durata non limitata delle autorizzazioni.
Bene ha fatto il Governo Meloni ad acquisire questo dato inconfutabile che gli consentirà di opporsi con dati alla mano alle sospette pressioni di questa Commissione europea ormai in scadenza che ha visto offuscata la sua attività con il Qatargate, una pagina vergognosa per le istituzioni europee. La vicenda delle concessioni balneari ha tutto il sapore di un Beachgate, che siamo certi il nostro Governo saprà fronteggiare facendo valere la verità che proprio emerge dalla stessa Direttiva e dalla Sentenza della Corte di Giustizia del Lussemburgo del 20 aprile scorso.

Anche lo stesso Tar di lecce con la sentenza di pochi giorni orsono ha ben evidenziato l’ importanza del risultato della mappatura che non è una difesa di una corporazione, ma lo strumento governativo per dimostrare finalmente come stanno le cose in Italia. Le imprese italiane non devono cadere in mano a multinazionali straniere. Lo dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Federturismo Confindustria.

Balneari, Ferrante (FI): “Proseguono lavori per mappatura nazionale completa delle aree demaniali marittime”

“È stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un Tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime lacuali e fluviali, finalizzati, in particolare, alla definizione dei criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile. Il 5 ottobre 2023 si è svolta la quinta riunione del Tavolo che ha individuato nei metri quadrati (e non nel dato lineare) il criterio che più fedelmente rappresenta la fotografia della risorsa effettivamente libera o occupata.

Sulla base dei dati disponibili ad oggi, il documento ha attestato che la quota di aree occupate equivale al 33% delle aree disponibili. Sul piano metodologico, il Tavolo ha ribadito che la stima della scarsità della risorsa va effettuata tenendo conto del dato nazionale, secondo un approccio generale e astratto, proporzionato e non discriminatorio. A questa fase nazionale dovrà evidentemente seguire una ulteriore fase, finalizzata a valutare specifiche situazioni territoriali sulla base del completamento della mappatura della risorsa in collaborazione con gli enti territoriali.

A tal fine, il Tavolo tecnico ha segnalato la necessità di avvalersi dei raccordi connaturati al sistema delle Conferenze tra i diversi livelli territoriali di governo e valutato l’opportunità di presentare gli esiti dei lavori del tavolo e i criteri suggeriti, in via preliminare, alla Commissione Europea”. Così il Sottosegretario al MIT, Tullio Ferrante, nella risposta in Aula all’interpellanza urgente n. 2-00256 del deputato Deborah Bergamini ed altri (FI).