Concessioni balneari FVG: CallCallari, proroga tecnica per salvare stagione

La Regione valuta costi ripristino spiagge

“L’obiettivo della Regione è salvaguardare la stagione balneare 2024, ripristinare le spiagge danneggiate dall’eccezionale mareggiata della scorsa settimana e tutelare i Comuni con una proroga tecnica per il tempo necessario a esperire i bandi di gara a partire dall’anno prossimo, in attesa che il Governo adotti le linee guida. In questa fase serve unità di intenti e un approccio prudenziale”.

Questo, in sintesi, il messaggio che l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari ha rivolto agli amministratori e ai funzionari dei Comuni costieri su cui insistono concessioni balneari ad uso turistico.

“Non abbiamo ancora una risposta certa da parte del governo. Per questo al Tavolo demanio della Conferenza delle Regioni abbiamo condiviso la necessità di aprire alle procedure di gara e salvaguardare la prossima stagione, intervenendo anche sul ripristino delle spiagge erose dall’eccezionale maltempo. Su quest’ultimo punto la Regione sta valutando l’ammontare delle risorse necessarie per il ripascimento dell’arenile. In un prossimo tavolo tecnico tra tutti gli assessorati coinvolti verrà condivisa la cornice di una norma da inserire nella Finanziaria

2024 che definisca le risorse e le procedure con cui fornire un primo sostegno agli interventi”.

Nella stessa Finanziaria la Regione vorrebbe includere la proroga tecnica finalizzata all’avvio delle gare di concessione che consentirebbe di superare in via prudenziale almeno per un altro anno l’impasse giuridico in cui si trova il settore.

Secondo quanto ha stabilito il Consiglio di Stato le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere continuano ad essere efficaci sino al 31 dicembre 2023, fermo restando che, oltre tale data, anche in assenza di una disciplina legislativa, queste cesseranno di produrre effetti, nonostante qualsiasi eventuale ulteriore proroga legislativa che dovesse nel frattempo intervenire, la quale andrebbe considerata senza effetto perché in contrasto con le norme dell’ordinamento comunitario. 

Su questo aspetto, pertanto, Callari ha ribadito che “solo a partire dal primo gennaio 2024 gli enti potranno attivare le procedure necessarie per mettere a gara le concessioni, in maniera unitaria, sperando che nel frattempo vengano emanate le norme statali in materia”.

La Regione intende anche attivare un Comitato tecnico valutativo, già previsto dalla normativa regionale, che potrà fornire un supporto tecnico agli Enti locali soprattutto nella definizione dei criteri di assegnazione delle concessioni, in assenza di indicazioni specifiche dettate a livello nazionale.

“Sono un convinto sostenitore della concorrenza come valore di qualsiasi società liberale – ha detto Callari – e in quanto tale va salvaguardata. Ma il tema delle concessioni balneari assume una rilevanza fondamentale per l’economia italiana che insiste sul comparto turistico, dove sono coinvolti migliaia di posti di lavoro; la concorrenza pertanto va governata affinché le nostre spiagge non finiscano nelle mani sbagliate magari di qualche fondo internazionale”.

Il Tar di Lecce respinge il ricorso dell’Antitrust valide le disposizioni del governo Meloni contenute nel Milleproroghe

Dichiara superate le sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato a seguito della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Afferma la validità della legge Milleproroghe

Il Tar di Lecce ha depositato la sentenza sul ricorso dell’Antitrust avverso la proroga al 2033 applicata dai Comuni di Ginosa e di Manduria.

Con questa sentenza, infatti, il Tar di Lecce prendendo atto di quanto chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea lo scorso 20 aprile, sottolinea che sono superate, e quindi inefficaci, le sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato poiché spetta allo Stato stabilire la scarsità o meno della risorsa demanio marittimo presupposto per l’applicazione della direttiva Bolkestein.

Altro aspetto positivo è l’affermazione della validità della legge 14 del 26 febbraio 2023 cd Milleproroghe ivi compreso il differimento al 31 dicembre 2024 della scadenza delle concessioni vigenti.

Con questa sentenza si ristabilisce pertanto un corretto equilibrio fra gli Organi dello Stato con i giudici che devono applicare le leggi che il Parlamento emana: non il contrario.

Le motivazioni della decisione del Tar di Lecce costituiscono, in tal senso, un importante contributo di chiarezza.

Spetta adesso al Governo emanare una nuova Legge che, sulla base di quanto accertato dal cd Tavolo tecnico, superi quella Draghi mettendo in sicurezza il settore.

Ci attendiamo che lo faccia senza indugio per evitare l’aggravamento di una situazione già di per sé confusa pericolosa per il Paese.

Ed è attesa a breve la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite, che se accoglierà il ricorso proposto da Sib Confcommercio avverso le sentenze gemelle della Plenaria, consentirà al Governo di promulgare una legge finalmente rispettosa dei diritti dei balneari, da anni calpestati (ndr).