I Comuni dell’Emilia Romagna estendono le concessioni al 2024, plauso delle associazioni

Le rappresentanze del sistema balneare emiliano-romagnolo (CNA Balneari, Confartigianato Imprese Demaniali, FIBA Confesercenti, OASI, SIB Confcommercio,) si sono riunite ieri in Regione con l’Assessore Corsini e i rappresentanti dei Comuni ed accolgono con soddisfazione la decisione unanime dei comuni lungo la costa emiliano-romagnola di estendere i permessi balneari fino al 31 dicembre 2024, come previsto dalla Legge 118/2022. Questa scelta, condivisa dalla Regione, fornisce un sollievo alle imprese balneari in un momento di incertezza.

L’attuale clima di incertezza ha generato preoccupazione diffusa tra le imprese del settore. La decisione coesa dei comuni costieri emiliano-romagnoli offre un respiro necessario, consentendo alle imprese di avere più tempo in attesa che il governo deliberi tenendo conto degli importanti risultati emersi dai lavori del tavolo tecnico sulla non scarsità della risorsa.
Le rappresentanze delle imprese balneari dell’Emilia-Romagna esprimono pieno sostegno per questa decisione, riconoscendo l’importanza della sensibilità dimostrata dalla Regione e dai Comuni. Questa solidarietà si rivolge a oltre 1500 imprese, molte delle quali a conduzione familiare, che nel corso degli anni hanno costruito un’eccellenza nel panorama turistico italiano.

Convegno Sib a Loano 2 Village“Concessioni Demaniali Marittime: come orientarsi e preparare il futuro”

Giovedì 28 ottobre alle ore 15,00, presso il Centro Congressi di Loano 2 Village il Sindacato Italiano Balneari terrà il convegno: “Concessioni Demaniali Marittime: come orientarsi e preparare il futuro”.
Aprirà i lavori Enrico Schiappapietra, Vicepresidente Nazionale del Sindacato e sono previsti interventi di autorità ed esperti del settore. Saranno presenti il Presidente Nazionale del SIB Antonio Capacchione, il Consigliere Regionale Angelo Vaccarezza mentre il Presidente del Flag Gruppo di Azione Costiera di Savona Paolo Ripamonti sarà collegato in remoto.

«Tanta l’attesa tra gli associati dopo che la mappatura delle coste ha certificato che ben il 67% del litorale della penisola è libero da concessioni. Da troppo tempo la famigerata Bolkestein è una spada di damocle su tutto il settore e sta bloccando gli investimenti che sarebbero necessari per mantenere le attività al passo con i tempi. In attesa del pronunciamento del Governo e all’indomani dell’udienza presso la Corte Suprema di Cassazione a Sezioni Unite sul ricorso presentato dal Sindacato Italiano Balneari, sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione e pianificare i prossimi passi che porteranno alla nuova regolamentazione delle concessioni marittime.»