Regione Toscana a fianco di Comuni e Associazioni per spostare evidenze al 2024

 Provvedimenti che saranno assunti in modo condiviso da ogni Comune della Costa richiamando la cosiddetta legge sulla concorrenza nella sua versione originaria

“Lo stallo del Governo sull’applicazione della Bolkestein sta mettendo sempre più in seria difficoltà i Comuni e le imprese balneari. Dopo la mappatura degli arenili non sappiamo ancora cosa l’Esecutivo intenda fare e il prossimo 31 dicembre, data fissata per dare il via alle evidenze pubbliche, si avvicina inesorabilmente, quando ancora i criteri non sono stati definiti. È da ormai più di un anno che non siamo stati convocati a Roma e, come assessori regionali con delega al demanio, abbiamo chiesto al presidente Fedriga di rappresentare urgentemente in sede di Conferenza Stato Regioni la necessità di una condivisione di informazioni e di strategia. Non si può giocare sulla pelle di chi investe, lavora e crea occupazione”.

Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, al termine dell’incontro oggi in Regione con i sindaci, i rappresentanti dei Comuni della Costa e i sindacati di categoria.

In assenza di definizione, da parte dello Stato, di criteri omogenei a livello nazionale previsti dall’attuale normativa per la realizzazione delle gare e a fronte di un quadro normativo incerto se non contraddittorio, i Comuni hanno manifestato in modo compatto la volontà di adottare propri provvedimenti per differire al 31 dicembre 2024 il termine di scadenza delle concessioni e la conclusione delle procedure delle evidenze pubbliche. Con un richiamo a quanto previsto all’art. 3 comma 3 della cosiddetta legge sulla concorrenza (numero 118/2022) nella sua versione originaria, cioè antecedente alla successiva proroga introdotta dal decreto mille proroghe che recenti sentenze hanno censurato.

“C’è bisogno di chiarezza e concretezza- prosegue Corsini-. Purtroppo, a parte esternazioni comparse sulla stampa, non abbiamo ancora una strategia seria che possa trovare riscontro positivo in Europa. E questo è molto grave. Come Regione sosteniamo quindi la decisione comune presa oggi dagli enti locali e dai sindacati. E ci auguriamo che Roma finalmente si decida a muoversi, magari prendendo in considerazione la nostra proposta approvata da tutte le Regioni oltre un anno fa”

Sib e Fiba si appellano a Meloni: “Occorre intervento del Governo”

Le due sigle scrivono al presidente del consiglio per sollecitare un intervento urgente del Governo volto a stoppare con un provvedimento le fughe in avanti di alcuni comuni pronti ad indire i bandi per la riassegnazione delle concessioni in scadenza al 3 ottobre 2023 come previsto dalle sentenze gemelle della Plenaria del Consiglio di Stato.

Le scriventi Organizzazioni maggiormente rappresentative dei balneari italiani con la presente sono ad evidenziarle lo stato di profonda preoccupazione del settore per la mancata soluzione della problematica relativa alla durata delle concessioni demaniali marittime

E’ una questione che Lei conosce perfettamente per essere stata in questi anni sempre in prima linea a sostegno delle ragioni delle decine di migliaia di imprese balneari italiane.

Non dobbiamo pertanto spiegarle quanto la balneazione attrezzata italiana sia importante non solo per l’economia ma persino per l’identità del nostro Paese.

Sono certamente di aiuto le conclusioni del Tavolo Tecnico consultivo istituito per l’accertamento della cd “scarsità della risorsa”, presupposto per la corretta applicazione della cd Direttiva Bolkestein. Si tratta adesso di trarne, con urgenza, le conseguenze giuridiche e normative.

Siamo costretti infatti ad evidenziare il rischio concreto e reale che, in assenza di immediati provvedimenti normativi chiarificatori, la situazione già grave, per lo stato di incertezza sul futuro aziendale, possa addirittura peggiorare per il tentativo di alcuni Enti concedenti (Comuni e Autorità di Sistema Portuale) di mettere a gara le aziende attualmente operanti.

Urge pertanto un intervento normativo o, comunque, l’emanazione di provvedimenti amministrativi che evitino una gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia che rischiano di danneggiare o distruggere un importante settore economico perfettamente efficiente e di successo.

Certi del Suo impegno Le chiediamo un incontro per meglio rappresentare e illustrare la gravità della situazione e l’urgenza di un intervento normativo risolutivo.