Sib e Fiba si appellano a Meloni: “Occorre intervento del Governo”

Le due sigle scrivono al presidente del consiglio per sollecitare un intervento urgente del Governo volto a stoppare con un provvedimento le fughe in avanti di alcuni comuni pronti ad indire i bandi per la riassegnazione delle concessioni in scadenza al 3 ottobre 2023 come previsto dalle sentenze gemelle della Plenaria del Consiglio di Stato.

Le scriventi Organizzazioni maggiormente rappresentative dei balneari italiani con la presente sono ad evidenziarle lo stato di profonda preoccupazione del settore per la mancata soluzione della problematica relativa alla durata delle concessioni demaniali marittime

E’ una questione che Lei conosce perfettamente per essere stata in questi anni sempre in prima linea a sostegno delle ragioni delle decine di migliaia di imprese balneari italiane.

Non dobbiamo pertanto spiegarle quanto la balneazione attrezzata italiana sia importante non solo per l’economia ma persino per l’identità del nostro Paese.

Sono certamente di aiuto le conclusioni del Tavolo Tecnico consultivo istituito per l’accertamento della cd “scarsità della risorsa”, presupposto per la corretta applicazione della cd Direttiva Bolkestein. Si tratta adesso di trarne, con urgenza, le conseguenze giuridiche e normative.

Siamo costretti infatti ad evidenziare il rischio concreto e reale che, in assenza di immediati provvedimenti normativi chiarificatori, la situazione già grave, per lo stato di incertezza sul futuro aziendale, possa addirittura peggiorare per il tentativo di alcuni Enti concedenti (Comuni e Autorità di Sistema Portuale) di mettere a gara le aziende attualmente operanti.

Urge pertanto un intervento normativo o, comunque, l’emanazione di provvedimenti amministrativi che evitino una gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia che rischiano di danneggiare o distruggere un importante settore economico perfettamente efficiente e di successo.

Certi del Suo impegno Le chiediamo un incontro per meglio rappresentare e illustrare la gravità della situazione e l’urgenza di un intervento normativo risolutivo.

Diritto di proprietà dei balneari, petizione a Bruxelles

Martedì 24 ottobre in Commissione Petizioni del Parlamento Europeo a Bruxelles si discuterà della tutela dei diritti fondamentali dei cittadini che hanno investito in aziende con diritto di proprietà superficiaria. Quello che il Comitato Petizioni dei Balneari Italiani chiede è la applicazione dell’art 17 della Carta dei Diritti Fondamentali, in fase di riodino della legge sulle concessioni balneari in Italia. Denunciamo la violazione del diritto alla proprietà privata in caso di gare delle concessioni, in quanto le imprese balneari sono aziende private, con sedime su suolo demaniale. La nostra battaglia è per la abolizione dell’articolo 49 del Codice della navigazione, che prevede la perdita del diritto di proprietà privata dei beni al termine della concessione, spogliando di fatto le imprese ed i loro titolari dei loro diritti. La petizione sarà discussa alle ore 15.45, con seduta pubblica che potrà essere seguita in diretta streaming attraverso questo link: https://www.europarl.europa.eu/committees/en/peti/meetings/webstreaming. Marco Deluca fondatore e coordinatore del “Comitato Petizioni Balneari Italiani” fa sapere che sarà presente a Bruxelles affiancato dall’avvocato Ettore Nesi. Deluca con altri colleghi ha già partecipato alle audizioni a Bruxelles nel 2016.
Il Comitato Petizioni lancia un appello e ribadisce l’importanza della presenza degli Europarlamentari Italiani il giorno 24 in Commissione del Parlamento Europeo, a sostegno delle ragioni dei balneari.

Lo stesso giorno inoltre la Cassazione a sezioni unite si pronuncerà sul ricorso proposto da Sib Confcommercio avverso le sentenze della Plenaria del consiglio di Stato che hanno fissato la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2023.