Balneari: Bonelli, ‘Salvini prepara cementificazione ultime spiagge libere’

“Il ministro Salvini con lo scopo di non avviare le gare sulle concessioni demaniali è pronto a dare il via ad un’occupazione e cementificazione senza precedenti delle spiagge e dei tratti di costa rimasti integri in Italia. All’interno del tavolo tecnico il Ministero delle Infrastrutture di Salvini ha presentato il dato che sui 460 milioni di metri quadrati censiti dal Demanio, 80 milioni sarebbero occupati da concessioni demaniali. La strategia del Governo è quella di garantire la concorrenza richiesta dall’Europa andando ad assegnare in concessione i tratti di spiaggia e costa ancora integri e quindi non mettendo a gara quelli già occupati”. Così il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “È una vergogna – continua – Il governo sta costruendo l’assalto alle ultime spiagge libere del nostro Paese, mentre le stesse spiagge in concessione sono svendute a prezzi irrisori, la vicenda del Twiga di Briatore e Santanchè lo dimostra: 18mila euro di canone per un fatturato di quasi 10 milioni di euro”.

Consiglio di Stato dichiara illegittimo aumento acanoni del 25%

i balneari del Litorale pisano attraverso il presidente del Sib Confcommercio Pisa esprimono la loro soddisfazione per la recente sentenza del Consiglio di Stato, che definisce illegittimo l’aumento del 25% dei canoni delle concessioni demaniali.

“Questo è un primo, importante punto a nostro favore – ha detto Fontani – perché non ci può e non ci deve essere niente al di sopra della legge, anche per quanto riguarda la nostra categoria”.

“Per stabilire l’incremento deciso a Dicembre 2022, il più alto nella storia sui canoni demaniali marittimi, si è applicato un indice statistico non previsto a livello normativo – ha specificato – adesso si tratterà di capire con i nostri legali se e come rendere valido ed efficace per tutti gli stabilimenti lo stop a questa impennata”.

Ad Ottobre, il prossimo step davanti alla Corte di Cassazione per il ricorso presentato dalla federazione nazionale dei balneari di Sib. “La nostra attività sindacale prosegue senza sosta, nell’interesse di tutti i balneari italiani – ha concluso Fontani – sappiamo bene che la soluzione della questione balneare spetta esclusivamente al Governo e al Parlamento, che hanno il dovere di mettere in sicurezza l’intero settore”.