«Le concessioni demaniali balneari e portuali. I problemi di un problema»: esiti del convegno tenutosi a palazzo Zanca a Messina

artecipato convegno, quello tenutosi ieri, giovedì 29 giugno, a palazzo Zanca e ricco di interessanti spunti di riflessione e di approfondimento su una tematica importante relativa alle concessioni de-maniali balneari e portuali.

L’evento, promosso dal Comune di Messina in collaborazione con l’Università di Messina, l’Ordine degli Avvocati di Messina e la FIBA Confesercenti Messina, nell’ambito delle attività formative dei corsi di dottorato UNIME in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, Scienze politiche e Scienze giuridiche previste dal progetto Just Smart, ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti istituzionali, comunali e nazionali, dell’Università, e di associazioni di categoria.

Mondello nel sottolineare l’importanza dell’incontro ha evidenziato l’incidenza delle problematiche esistenti nel processo delle concessioni demaniali balneari e portuali che “rimette al centro della discussione, criticità irrisolte che di fatto rallentano notevolmente i processi di sviluppo di un territorio.

Messina in particolare – ha aggiunto il Vicesindaco – è una città che per fisionomia, vocazione e tradizione si caratterizza per l’inscindibile connubio con il mare. Pertanto, è necessario mettere in campo tutte le possibili risorse in termini di professionalità, economia e programmazione al fine di snellire tutte le procedure connesse, in primis quelle urbanistiche, agevolando i necessari percorsi.

L’incontro, che ha messo a confronto Università, Regione, Comune, Ordine degli Avvocati, deputazione nazionale e locale e tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nel problema ritengo – ha concluso Mondello – sia il percorso necessario, ovvero fare squadra per affrontare sinergicamente le questioni, operando correttamente nell’esclusivo interesse della comunità”.

A seguire il Segretario Generale Rossana Carrubba ha sottolineato come questo importante convegno sia stato il frutto di una sinergia tra il Comune e l’Università degli Studi di Messina, che ha consentito l’organizzazione di un incontro che ha visto la presenza di rappresentanti di istituzioni nazionali e locali, esperti e qualificati relatori per approfondire una tematica che coinvolge l’attività amministrativa degli enti locali e nella fattispecie quella del Comune.

Relativamente all’importanza dell’odierno focus, la dottoressa Carrubba ha auspicato una collaborazione sempre più proficua, più ampia e più intensa con l’Università di Messina per approfondire “tematiche come quella trattata da questo convegno, attuali e rilevanti anche per le attività amministrative dell’ente”.

L’approfondimento in materia di concessioni demaniali marittime a causa dell’incerto quadro normativo e giurisprudenziale che interessa la materia, solleva perplessità e preoccupazione tra i dirigenti e i funzionari delle pubbliche amministrazioni in ragione del perpetrarsi di una situazione di incertezza giuridica dovuta ad un quadro normativo piuttosto disorganico e della sostanziale incapacità a disporre di risposte certe rispetto alle sollecitazioni che pervengono dai diretti interessati.

“Pertanto, un convegno quanto mai qualificato come questo – ha concluso la Carrubba – ritengo sia utile, e sono certa che fattivamente contribuirà a fungere da supporto per conoscere meglio la tematica anche da parte dei nostri uffici comunali competenti in materia”.

Sono seguiti poi, gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche dell’Università di Messina Mario Calogero; del pre-sidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina Paolo Vermiglio; la professoressa Lina Panella esperta in diritto comunitario e internazionale ha affrontato la tematica sotto l’aspetto delle delicate questioni di diritto europeo; Maria Immordino in rappresentanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa ha trattato la tematica sotto il profilo proprio dell’accertamento delle controversie in materia; da remoto è poi intervenuta Loredana Giani dell’Università Europea Roma; mentre Gaetano Armao dell’Università di Palermo ha trattato l’argomento nel contesto delle norme di diritto amministrativo.

Sono intervenuti poi, la senatrice Dafne Musolino che ha espresso compiacimento “per avere portato all’attenzione attraverso questo convegno – ha detto la Senatrice – un settore quello delle concessioni demaniali che presenta difficoltà in quanto bisogna tenere presente l’aspetto relativo all’erosione delle coste che rende la risorsa sempre più difficile da gestire oltre ad un sistema che, come disciplinato attualmente, è un sistema chiuso da annose discrasie tra diritto comunitario e legislazione nazionale sul quale auspichiamo di intraprendere la strada di una riforma completa della materia”.

Hanno poi proseguito, Rocco Todero rappresentante della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana e Ferdinando Croce Assessorato Territorio e Ambiente Regione Siciliana i quali hanno affrontato la problematica dal punto di vista della legislazione regionale e in particolare Croce ha anticipato che a breve sarà convocato un tavolo tecnico per una ricognizione delle procedure di rilascio delle concessioni.

Infine, per la Confesercenti di Messina l’argomento è stato affrontato dal coordinatore Santino Morabito che ha posto l’accento sulle necessità degli operatori del settore mettendo in evidenza la scarsità della risorsa demaniale a livello territoriale e nazionale e la necessità di procedere con la mappatura delle coste”.

A introdurre e moderare i lavori, il professore Fabrizio Tigano che in apertura dell’evento ha posto l’accento sulla complessa tematica delle concessioni demaniali che non a caso sono state definite nel titolo del convegno “i problemi di un problema”, problema dovuto alle convergenze e divergenze tra i diversi ordinamenti europeo, nazionale e regionale. Ad aprire il programma della giornata, i saluti istituzionali del vicesindaco Salvatore Mondello, in rappresentanza del sindaco Federico Basile, fuori sede per impegni istituzionali.

Concessioni balneari, Callari ‘Momento di prendere decisioni’

Il Friuli Venezia Giulia ha già da tempo svolto i suoi “compiti per casa” sulla mappatura delle aree demaniali, mettendo a punto un sistema chiaro e trasparente. Bisogna dire basta a chi vuole buttare la palla in tribuna perché è arrivato il momento di prendere delle decisioni chiare in un settore importante per l’economia non solo del nostro territorio ma dell’intero Paese”.
È questo il commento dell’esponente dell’esecutivo regionale Sebastiano Callari, a margine del Tavolo interregionale degli assessori al Demanio marittimo, convocato dall’assessore ligure Marco Scajola in qualità di Coordinatore del Tavolo stesso in seno alla Conferenza delle Regioni, consesso chiamato a discutere il tema delle concessioni demaniali marittime.

“Nel corso della riunione – ha spiegato Callari – sono stati illustrati i passaggi compiuti qualche giorno fa durante la seduta del tavolo interministeriale, dal quale è emerso – per l’ennesima volta – la necessità di accelerare i tempi per il completamento della mappatura delle concessioni demaniali esistenti. È questo un atto propedeutico che servirà in seconda battuta alla definizione dei criteri per la determinazione della sussistenza o meno della scarsità della risorsa disponibile e, di conseguenza, l’applicazione o meno della direttiva Bolkestein”.

“In sostanza – procede l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia – nella riunione di oggi ci siamo trovati a dover discutere una cosa sulla quale ci stiamo confrontando ormai da molto tempo con i governi che, fino ad oggi, si sono susseguiti alla guida del Paese. È anacronistico continuare a parlare di mappature quando già tutte le Regioni hanno già fornito questi dati. Noi, con “Eagle Fvg”, abbiamo messo a punto un sistema di consultazione delle banche dati territoriali in grado di fornire in maniera chiara e trasparente ciò che, ancora una volta, il tavolo interministeriale chiede per poi poter procedere alla determinazione della sussistenza o meno della scarsità della risorsa disponibile”.

“Non va dimenticato – ha aggiunto l’assessore regionale – che una pubblica amministrazione deve poter dare certezza sia agli imprenditori che operano in questo settore sia ai funzionari che devono compiere i relativi atti. Dal canto nostro abbiamo provveduto in alcuni casi a rinnovare, e non prorogare, alcune concessioni, pubblicando le richieste degli interessati e provvedendo al rilascio della concessione laddove nessun altro ha manifestato il suo interesse per lo stesso sito. Dove invece sono state avanzate più richieste, abbiamo predisposto le procedure di gara, stoppate poi dal Governo”.

Infine per l’assessore Callari “è giunto ora il momento di non continuare a buttare la palla in tribuna ed assumere invece una posizione chiara nell’interesse di tantissime imprese che operano in un settore strategico dell’economia nazionale. Cercare di dimostrare che le aree demaniali non sono una risorsa scarsa per aggirare la norma Bolkestein e quindi continuare a prorogare all’infinito le concessioni già in essere è un principio che va contro la libera impresa, proprio quella che invece un governo di centro destra intende tutelare”.