Balneari: Fedriga,in Fvg avvisi pubblici rispettano norma Ue

“Noi abbiamo già cominciato ad affrontare in Friuli Venezia Giulia” il tema delle concessioni balneari “e abbiamo avuto un ottimo riscontro”.

Lo abbiamo affrontato “con avvisi pubblici, che di fatto rispettano la norma europea ma hanno anche tutelato chi ha investito per tanti anni e garantisce a se stesso e alla propria famiglia il sostentamento attraverso quella attività”.

Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro a Trieste, all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia europea sul rinnovo delle concessioni balneari in Italia.
“Bisogna muoversi con equilibrio”, ha successivamente aggiunto Fedriga. “L’Ue e la Commissione europea in particolare deve però anche entrare in un sistema nel quale capisca le diversità che esistono nei diversi paesi dell’Ue stessa e valorizzarle e non pensare quindi di fare regole univoche su situazioni totalmente diverse”.
Secondo il presidente Fvg, “quando l’Ue sbaglia è giusto contestare la scelta e se fa bene è giusto invece condividerla.

Purtroppo anche in questo caso nella politica italiana siamo arrivati a ideologizzare l’Ue: o tutte le scelte sono negative o tutte positive. Su questo invece – ha concluso – bisogna confrontarsi in modo pragmatico per l’interesse del paese”. (ANSA).

Balneari, Gasparri: “chiudere vicenda tutelando imprese”

“Sulla vicenda dei balneari prosegue la nostra attività a difesa delle imprese italiane. La sentenza della Corte europea è discutibile e cervellotica, le imprese balneari sono fondamentali per il turismo e serve una presa di posizione chiara e decisa nel breve periodo”. Lo ha affermato Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e vicepresidente del Senato, ospite di ‘Coffe break’ su La7. “Con la mappatura, prevista per legge, si potrà dimostrare -ha aggiunto- che le nostre risorse non sono scarse e che negli ottomila chilometri di costa italiana, ci sono spazi utili per le nuove imprese. Quindi è essenziale utilizzare nuovi spazi senza interferire su quelli dove sono già presenti quelle imprese. Poi c’è il problema della concorrenza che è un principio essenziale ma non può valere solo per i balneari. I numeri sui ricavi delle imprese balneari sono falsi e mendaci, e alle cifre di cui si parla vanno aggiunti tutti i costi che gravano sui guadagni come le numerose tasse, gli stipendi dei dipendenti, i danni causati dalle mareggiate che spesso si verificano nelle stagioni invernali e autunnali”. “Quindi -ha concluso Gasparri- prendere una decisione a tutela delle imprese è un’azione imprescindibile per chiudere definitivamente questa vicenda e dare alle aziende italiane il futuro che meritano. L’Europa abbia coraggio e combatta i veri potentati, Amazon, Facebook e i giganti della rete di fronte ai quali scappa diventando invece arrogante con le piccole imprese che noi tuteleremo in ogni caso”.