Balneari: Fidanza (Fdi),sentenza Corte consente a Governo lavoro

“La sentenza della Corte di Giustizia Ue sulle concessioni balneari conferma la bonta’ dell’impianto di lavoro del governo, con particolare riferimento alla mappatura gia’ prevista da leggi precedenti e ribadita nel Decreto Milleproroghe. Il tavolo tecnico potra’ quindi da un lato avviare questa imprescindibile ricognizione e dall’altro contribuire a definire il criterio della scarsita’ della
risorsa, cosi’ come indicato proprio dalla sentenza odierna”. Lo dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia (Ecr) al Parlamento europeo, Carlo FIDANZA.

“Quando si discute della vita di migliaia di aziende e di un settore che da anni vive una situazione di incertezza, non si puo’ ragionare come se fosse un derby costante, utilizzare sentenze complesse e articolate come una clava politica contro un governo o una categoria come vediamo fare in queste ore dall’opposizione”, aggiunge. “Bisogna al contrario continuare a
lavorare con serieta’ a una soluzione che restituisca certezza agli operatori e agli enti locali. E’ quello che sta facendo il
governo, impegnato in una costante interlocuzione con la Commissione Ue, dalla quale ci aspettiamo altresi’ un atteggiamento di collaborazione al fine di arrivare ad una definizione della materia una volta per tutte”, conclude Fidanza.

Balneari, Campomenosi (Lega): sentenza ribadisce che soluzione deve essere politica

“La sentenza della Corte di Giustizia europea sulla proroga delle concessioni balneari ha ribadito, conformemente a quanto già avvenuto nella sentenza Promoimpresa del 2016, il principio che l’eventuale applicazione della direttiva Bolkestein alle spiagge non può prescindere da una mappatura del litorale che stabilisca se c’è o meno scarsità della risorsa. Un approccio che la Lega porta avanti da anni. Inoltre, i giudici della Corte hanno chiarito che i criteri in base ai quali la risorsa è definita scarsa devono essere individuati dal legislatore italiano, e tenere conto delle diverse dimensioni territoriali, locali regionali e nazionali. Questa sentenza aiuta a chiarire una situazione che finora è stata, in Italia, confusa e divisiva. Auspico ora che tutte le forze politiche lavorino per creare le condizioni affinché quanto espresso dalla Corte di Giustizia Europea sia messo in pratica tutelando chi ha fatto impresa, investimenti e creato lavoro nel settore balneare”.