Concessioni balneari, nuove regole per le spiagge in Sardegna

 È stata approvata dalla Giunta regionale la delibera per disciplinare meglio l’uso del demanio in linea con il superamento dello stato di emergenza da Covid che ancora vigeva per lo scorso anno. Con la delibera si fa maggiore chiarezza per gli albergatori che vogliono richiedere l’uso del demanio per posare lettini e ombrelloni. È stata inoltre confermata la possibilità di celebrare matrimoni e autorizzare attività sporadiche legate a manifestazioni sportive. Viene data anche l’opportunità a chi ha il chiosco sulla spiaggia senza lettini e ombrelloni di poter usufruire di un’area fino a 50 mt quadri di superficie dove mettere tavolini e sedie. La Giunta ha anche deciso di stipulare con Ois, Opere e Infrastrutture della Sardegna, una convenzione che ha la finalità di fotografare la situazione relativamente all’occupazione dell’area demaniale in tutta la Sardegna utile anche per capire quali siano i margini per consentire nuove autorizzazioni e verificare lo stato di salute degli arenili. Tra le misure, viene anche consentito il prelievo di acqua di mare, a titolo gratuito e in caso di frequenza quindicinale (con prelievo dalle ore 20.00 alle 7.00 del mattino).

“Si tratta di una misura molto attesa dagli operatori, che abbiamo considerato urgente in virtù dell’approssimarsi della stagione balneare – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, che ha proposto la delibera approvata nella seduta di oggi – Entrando nello specifico delle diverse autorizzazioni da rilasciare agli operatori, abbiamo inoltre ritenuto opportuno fornire indirizzi tesi a uniformare, per la stagione 2023, il procedimento amministrativo da seguire, tra i vari Servizi territoriali, per l’istruttoria delle diverse tipologie. L’obiettivo finale – ha concluso l’Assessore – è quello di chiarire gli ambiti tematici entrando nello specifico dei diritti e dei doveri degli operatori (anche in termini economici), semplificare quanto più possibile le procedure per facilitare proprio l’operatività diretta di chi lavora nell’ambito del turismo”.

A questa delibera seguirà l’ordinanza balneare predisposta sempre dall’Assessorato degli Enti locali e una nuova delibera che approverà le linee guida dei Pul, in base alle quali le Amministrazioni potranno poi predisporre proprio il Piano di utilizzo dei litorali.

Concessioni stagionali per alberghi e strutture sanitarie nei Comuni senza Pul. In assenza di Pul è consentito il rilascio di concessioni a strutture ricettive e sanitarie (alberghi o case per anziani o, per esempio, strutture che fanno assistenza sanitaria) che devono essere localizzate a distanza dei 1000 mt dal mare, calcolati dalla struttura ricettiva o sanitaria all’arenile in cui si richiede e si posiziona la concessione.

Sempre in assenza di PUL approvato, sono fatte salve da questa limitazione, per l’annualità 2023, le strutture ricettive e sanitarie già in possesso negli anni precedenti di concessioni a carattere stagionale. Queste concessioni, che sono per soli lettini e ombrelloni, devono essere annuali, a carattere stagionale (con validità riferita alla sola stagione in corso).

Chioschi di somministrazione di cibo e bevande sulla spiaggia che non hanno lettini e ombrelloni. La Regione per la prima volta va in aiuto delle piccole strutture posizionate sulla spiaggia che intendono avere tavolini e sedie per consentire la fruizione di cibi e bevande nel chiosco stesso. Il chiosco potrà predisporre per la sola stagione balneare 2023 un’area che non superi la superficie complessiva di 50 metri quadri.

Infine, i bar e i ristoranti che sono fuori dalla spiaggia ma davanti alla spiaggia potranno mettere, dalle 20.00 della sera alle 7.00 del mattino, tavolini per la clientela utili sempre alla somministrazione di cibi e bevande per un’area limitata, al massimo di 200 metri quadri e sempre per la sola stagione estiva.

Autorizzazioni al posizionamento di corridoi di lancio o cavi tarozzati. Si tratta di autorizzazioni relative alla sicurezza per salvaguardare l’incolumità dei bagnanti. Non comportano l’occupazione esclusiva del demanio marittimo e sono destinati al pubblico utilizzo per consentire l’atterraggio e la partenza dei natanti. Per il posizionamento di corridoi di lancio e atterraggio o cavi tarozzati (boe che delimitano la balneazione in mare) è necessaria l’autorizzazione da parte dei Servizi territoriali della Regione, previo parere dell’autorità marittima, nel rispetto delle modalità tecniche dettate dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto.

I corridoi di lancio vengono autorizzati a 200 metri tra una corsia e l’altra, ma nel caso di concessioni esistenti o previste dal PUL, di noleggio a terra di natanti (canoe o pedalò, per esempio), le autorizzazioni verranno rilasciate davanti alla concessione.

Concessioni per celebrazione di matrimoni su arenile. Le celebrazione di matrimoni dovranno svolgersi previo rilascio di concessione in cui siano individuate, da ogni Comune, una o più aree apposite (che dovrà allestirle). Le concessioni potranno essere rilasciate anche in assenza di Piano di Utilizzo di Litorali, quindi in aree di spiaggia libera. Il Comune potrà celebrare il matrimonio anche in aree demaniali già oggetto di concessione.

Resta inibita l’assegnazione a soggetti privati di aree demaniali sul litorale per lo svolgimento di feste, manifestazioni o cerimonie a carattere personale.

Riprese fotografiche o cinematografiche. È crescente l’interesse della Sardegna come meta privilegiata per riprese fotografiche o cinematografiche che spesso comportano l’occupazione, anche esclusiva, di tratti di specchio acqueo o di arenile. “Se da un lato è evidente l’opportunità di non rinunciare a queste occasioni che tra l’altro suscitano notevole impatto pubblicitario per la Sardegna – spiega l’Assessore Salaris – dall’altro emerge la necessità che l’uso del demanio marittimo risulti comunque compatibile con l’interesse ad assicurare la pubblica e libera fruizione delle spiagge, nell’interesse dei cittadini sardi e dei turisti”.

Aree in spiaggia a supporto delle concessioni sugli specchi acquei. Si tratta dell’occupazione stagionale di aree a terra di estensione limitata (tre metri per tre metri) che consentono di svolgere le fasi di contrattazione, bigliettazione, vigilanza, eventuale soccorso, relative alla concessione (turistica o di nautica) esercitata sul vicino specchio acqueo.

Sulle aree potranno essere sistemati arredi da spiaggia (sedie, tavolino, ombrellone gazebo) o, se consentito, di sicurezza (es. salvagente) da rimuovere interamente al termine della giornata.

Aree sugli specchi acquei a supporto delle attività funzionali ai campi di ormeggio (navetta) La Regione dà la possibilità ai titolari di concessione per campi boe per ormeggio, di avere a disposizione uno specchio d’acqua, che non superi i 30 metri quadri, dove posizionare un natante da utilizzare esclusivamente come navetta. La nuova area sarà da individuarsi, preferibilmente, lateralmente a corridoi di lancio già autorizzati co l’obiettivo di ridurre al minimo le interferenze con la balneazione.

Aree per utilità sociale. Si disciplinano meglio le regole per le aree cani; aree per l’installazione di strutture a supporto delle persone diversamente abili; aree ludiche per i bambini. In questo caso, in assenza di PUL e nelle more della sua approvazione, laddove le amministrazioni comunali abbiano proceduto all’istituzione appunto di queste aree di utilità sociale, potranno affidarle in gestione (con autorizzazione stagionale) ad associazioni sportive o associazioni senza scopo di lucro. Le aree devono comunque rimanere accessibili a tutti.

Spiagge, Foti (FDI): “Mente chi dice gare rientrino nel Pnrr”

“Non si vede una sola ragione per la quale, parlando di concessioni balneari, persone che hanno ricoperto incarichi di governo (Elsa Fornero) o di presidente dell’INPS (Tito Boeri), debbano avallare la tesi – tutta e solo del conduttore del programma televisivo in onda ieri sera sul La7- che l’effettuazione delle gare non solo sono un obiettivo del PNRR, ma anche una delle ragioni per cui l’Unione Europea non avrebbe ancora erogato la terza trance di finanziamenti del PNRR spettante all’Italia. Al di là della contrapposizione sulle gare, per la quale ognuno si può schierare su di un fronte o sull’altro, non si vede una sola ragione, se non la complicità, per alimentare una bugia che relega Pinocchio a comparsa. Eppure, dovrebbe essere noto a tutti coloro che si proclamano esperti della materia che la riforma delle concessioni balneari non fa parte degli impegni assunti dall’Italia per ricevere i fondi Pnrr dall’Europa, così come anche recentemente confermato dalla portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts. Al riguardo, si deve invece tornare a censurare il fatto che all’interno della Legge Delega sulla concorrenza, approvata dalla maggioranza che sosteneva Draghi, siano state inserite anche le concessioni balneari, che non c’entravano e non dovevano c’entrare affatto, non essendo mai state, come detto, un obiettivo del Pnrr”. Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. (Vid/ Dire)