Milleproroghe, le modifiche in materia di concessioni demaniali

Autore: Cristiano Tomei CNA

Di seguito la ricostruzione dei provvedimenti in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, contenuti nella LEGGE 24 febbraio 2023, n. 14  (approvata dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica nonchè promulgata dal Presidente della Repubblica) recante la

“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n.198, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Proroga di termini per l’esercizio di deleghe legislative.”


ART. 8. Alla legge 5 agosto 2022, n. 118, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 2, comma 1, le parole: «entro sei mesi» sono sostituite dalle seguenti: «entro undici mesi»;


b) all’articolo 4, dopo il comma 4 è inserito il seguente:

«4 -bis. Fino all’adozione dei decreti legislativi di cui al presente articolo, è fatto divieto agli enti concedenti di procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni e dei rapporti di cui all’articolo 3, comma 1, lettere a) e b)».


MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE AL DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2022, n. 198. Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.  

Dopo l’articolo 10 sono inseriti i seguenti:

Art. 10 -quater (Tavolo tecnico consultivo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali).

— 1. È istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali. Il tavolo è composto da rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero delle imprese e del made in Italy, del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero del turismo, da rappresentanti del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Ministro per gli affari europei, da un rappresentante delle regioni e da un rappresentante per ogni associazione di categoria maggiormente rappresentativa del settore. Ai componenti del tavolo non spettano rimborsi, gettoni di presenza, emolumenti o indennità comunque denominati.

2. Il tavolo tecnico di cui al comma 1, acquisiti i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, elaborati ai sensi all’articolo 2 della legge 5 agosto 2022, n. 118, definisce i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale che di quello disaggregato a livello regionale, e della rilevanza economica transfrontaliera.

3. Ai fini dell’espletamento dei compiti del tavolo tecnico di cui al comma 1, ai commi 3 e 4 dell’articolo 3 della legge 5 agosto 2022, n. 118, le parole: “31 dicembre 2024”, ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2025”. Le concessioni e i rapporti di cui all’articolo 3, comma 1, lettere a) e b) , della legge 5 agosto 2022, n. 118, continuano in ogni caso ad avere efficacia sino alla data di rilascio dei nuovi provvedimenti concessori».


All’art.12 è inserito:

6 -sexies. All’articolo 3 della legge 5 agosto 2022, n. 118, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, alinea, le parole: “31 dicembre 2023” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2024”;

b) al comma 2, le parole: “31 dicembre 2023” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2024”;

c) al comma 3, le parole: “31 dicembre 2023” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2024”».


Per cui la legge 5 agosto 2022, n. 118 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, negli articoli di interesse per il settore delle concessioni demaniali ad uso turistico e ricreativo, reca le principali seguenti sostanziali modifiche apportate in fase di conversione:


A. all’art.2: il Governo è delegato ad adottare, entro undici mesi dalla data di entrata in vigore della legge annuale per il mercato e la concorrenza un decreto legislativo per la costituzione e il coordinamento di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori;


B. fino all’adozione dei decreti legislativi [stabiliti nella legge annuale per il mercato e la concorrenza], è fatto divieto agli enti concedenti di procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni e dei rapporti  relativi a concessioni demaniali, marittime, fluviali e lacuali ad uso turistico – ricreativo e sportivo  nonchè dei rapporti aventi ad oggetto la gestione di strutture turistico-ricreative e sportive in aree ricadenti nel demanio marittimo per effetto di provvedimenti successivi all’inizio dell’utilizzazione;


C. le suddette concessioni  [di cui alle lett. A e B] continuano ad avere efficacia sino al termine previsto dal relativo titolo e comunque fino al 31 dicembre 2024 se il termine previsto è anteriore a tale data;

D. In presenza di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2024 [pendenza di un contenzioso o difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura] e ai fini dell’espletamento dei compiti del tavolo tecnico [vedi comma 1, Art. 10 – quater Modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198] l’autorità competente, con atto motivato, può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2025. Fino a tale data l’occupazione dell’area demaniale è comunque legittima anche in relazione all’ articolo 1161 del codice della navigazione [Abusiva occupazione di spazio demaniale];

E. È istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali che una volta acquisiti i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere – elaborati secondo quanto stabilito dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (legge 5 agosto 2022, n.118)- definisce i criteri tecnici per determinare la sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale che di quello disaggregato a livello regionale, e della rilevanza economica transfrontaliera;

F.  sono abrogati:

a) i commi 675, 676, 677, 678, 679, 680, 681, 682 e 683 dell’ art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n.145;

b) il comma 2 dell’ art.182 del D.L. 19 maggio 2020, n.34 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77;

c) il comma 1 dell’art. 100 del D.L. 14 agosto 2020, n.104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n.126

Assessore Scajola: “Mappature esistono, mi sarei aspettato altro atteggiamento da Governo”

Le gare non le evitiamo, ma non si facciano al rialzo, sarebbe un furto per il territorio»E’ da poco terminato a Villa Boselli ad Arma di Taggia il convegno in materia di concessioni balneari marittime per fare il punto della situazione dopo la prorga al 2024 delle concessioni demaniali ad opera del governo Meloni e dei rilievi avanzati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“E’ evidente che era necessario pensare a un differimento dei termini di decadenza. Impensabile che questo governo potesse trovare una soluzione in tempi rapidi a problemi che ci trasciniamo da 13 anni. Questa proroga al 31 dicembre 2024 ha solo una funzione: evitare di scrivere una nuova legge a concessioni scadute. Nessun balneare gradisce questo differimento che vuol dire di per sé solo allungare l’agonia, ma non si poteva fare diversamente per avere il tempo di completare la mappatura della costa e predisporre risposte strutturali”, ha commentato Maurizio Rustignoli, presidente Fibe Confcommercio, collegato con l’assemblea a Villa Boselli in videoconferenza.
“Nel 2010, quando si recepì la direttiva Bolkestein, il governo italiano non ne ha mai chiesto il superamento e non si capisce perché. Io sono contrario a chi dà contro l’Europa a prescindere, in maniera qualunquistica. Con l’Europa bisogna dialogare. Al momento il nuovo governo non ha ancora convocato le regioni in mancanza di un referente nominato dall’Esecutivo per le questioni relative ai balneari. Il tema delle mappature è finito: le mappature esistono. Sono chiuse in un cassetto da qualche parte. Noi chiediamo una riforma sul Demanio ma temo che ormai sia tardi. Questa proroga di un anno non l’ho accolta così bene. Siamo sempre al rimandare la palla in tribuna. Mi sarei aspettato da questo governo un altro atteggiamento. Un tavolo con le Regioni, con l’Anci, con le categorie, per mettere sul tavolo, tutti insieme, i problemi e capire come risolverli. Se domani mattina mi arriva un provvedimento del governo che mi dice che bisogna far partire le gare, sappiano a Roma che non partirà nessuna asta pubblica in Liguria basata sul principio del miglior offerente. Sarebbe una violenza nei confronti delle piccole e medie imprese italiane a vantaggio di grandi gruppi multinazionali”, spiega l’assessore regionale Marco Scajola. Sulle gare, in capo ai Comuni «il governo deve dare risorse ai Comuni di assumere personale per il personale del Demanio marittimo. Rischiamo contenziosi a non finire.

L’incontro è stato promosso da Fiba Confesercenti, che ieri ha schierato accanto ai suoi dirigenti provinciali sia il presidente regionale Gianmarco Oneglio, di Imperia, che quello nazionale Maurizio Rustignoli, collegato in video. Con loro l’avvocato Andrea Blasi (Deloitte) che ha spiegato con franchezza ai balneari presenti, circa una quarantina, che «una procedura verrà fatta ed è bene preparare il piano di attività. Iniziate a prepararvi oggi», ha suonato la sveglia Blasi. Come? Mettendo in valore il proprio percorso, gli investimenti, iniziative virtuose, e il piano economico e finanziario in vista della messa in concorrenza delle concessioni, che presto o tardi avverrà. «La proroga ha solo una funzione, e cioè quella di evitare di scrivere una legge con le concessioni scadute. Impensabile affrontare queste tematiche in tempi così stretti», è infatti l’opinione di Rustignoli, secondo il quale «serve una giusta applicazione della norma», che permetta una «stabilizzazione del nostro comparto».

Interviene Gian Marco Oneglio, presidente regionale Fiba Confesercenti «il demanio è una competenza nazionale», e insomma la mappatura, debba essere fatta a livello nazionale perchè .regioni come Liguria, Emilia-Romagna difficilmente supererebbero la prova della scarsità del bene. Speranze ma anche certezze: «è vero che la sabbia non è nostra ma l’impresa che ci sta sopra sì», e quindi «agli indennizzi», ha detto Oneglio. Una categoria che, a questo punto della battaglia contro la Bolkestein, subisce anche l’incertezza. «Al di là di ogni qualunquismo conclude Scajola l’Europa non è il tiranno. È anche un ente che dà molto. Bisogna anche chiedere, e non è mai stato chiesto un superamento della direttiva Bolkestein».