Lollobrigida FDI: “Difesa modello business balneari, Ue tenga conto specificita’”

Per il ministro Francesco Lollobrigida (agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste) ‘in questi mesi il sistema Italia e’ stato criminalizzato’ in Europa. Lo ha indicato nel corso di un incontro con gli eurodeputati italiani. Aggiungendo che e’ stato puntato ‘l’indice nei confronti dell’Italia e credo si debba reagire in maniera coesa. Dobbiamo guardare anche all’esempio delle altre nazioni che si presentano ai tavoli in maniera piu’ coesa”, ha concluso il ministro.

Particolarmente sensibili per l’Italia il tema dell’etichetta sul vino, il Nutriscore e anche il tema degli alimenti sintetici. Sui balneari Lollobrigida ha detto che ‘noi abbiamo il dovere di difendere il nostro modello produttivo e l’offerta di qualita’ italiana, che va protetta certamente in linea con gli indirizzi che da l’Europa. La Ue pero’ deve tenere conto di tutte le peculiarita’ di una nazione.

Vogliamo restare in un quadro europeo in cui si omogeneizzano le norme, ma nel contempo vogliamo difendere il nostro sistema produttivo di qualita’, le due cose non sono incompatibili’. (RADIOCOR)

Balneari: Zucconi (FdI), tre soluzioni per accordo con Europa

“Ad oggi, per la piena risoluzione del problema dei balneari, le proposte devono essere concrete anche nell’ottica di capire che la Bolkestein è una direttiva sulla concorrenza, il che vuol dire che non coinvolge solo i balneari ma tantissime altre categorie ad esempio: i venditori ambulanti, gli impianti di risalita nelle montagne, i taxi , tante attività produttive che insistono su demanio pubblico e addirittura l’idroelettrico”.

Così nel corso del suo intervento all’evento Balnearia a Carrara, il segretario di presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo ZUCCONI. “Noi sappiamo che ci sono dei problemi, veri e propri macigni ma ormai credo sia chiaro che questo è un problema comune. Le procedure di infrazione che hanno coinvolto anche Spagna e Portogallo, ci consentiranno di fare fronte comune, senza che sia solo l’Italia a difendere i suoi interessi nazionali. Innanzitutto verificare a seguito della mappatura se c’è scarsità di risorse ed in caso positivo non andare all’asta; poi la prosposta di FdI sul cosiddetto ‘doppio binario’ dove tutte le concessioni in essere prima del 2009, anno di recepimento della Direttiva Bolkestein in Italia, non vengono ricomprese, mentre per le concessioni successive è prevista la messa all’asta; infine, ma solo come ultima ratio, la proposta degli ‘atti formali’ in base a una legge del ’93, secondo la quale la concessione viene prorogata fino a vent’anni in base agli investimenti effettuati “.

Nella conclusione ZUCCONI ha detto chiaramente che non c’è l’intenzione di mettersi muro a muro contro l’Europa ma qui “non si tratta di difendere solo il settore dei balneari ma la nostra nazione e il turismo italiano”. (ANSA)