Concessioni balneari, Corsini: “Tutti i Comuni faranno delle delibere responsabilità del Governo”

Continua a mancare una normativa nazionale che regoli l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime, in scadenza il prossimo 31 dicembre. A Rimini la Giunta ha appena approvato l’atto di indirizzo che regola le evidenze pubbliche per il 2024

 “Tutti i Comuni, come concordato, faranno delle delibere. Questo perché siamo ancora in assenza di una normativa nazionale che regoli l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime in scadenza il prossimo 31 dicembre. Una situazione assurda, di cui il responsabile è uno solo: il Governo”.

Così Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo, dopo quanto accaduto a Rimini, prima meta balneare d’Italia per presenze turistiche, dove la Giunta ha approvato l’atto di indirizzo che regola le evidenze pubbliche per il 2024.

“Un disastro annunciato- prosegue Corsini-, che colpisce duramente lavoratori e imprese balneari. Ricordo che oltre un anno fa, come Regione, avevamo portato sul tavolo dell’Esecutivo un documento, per dare un aiuto concreto alla riforma nazionale, ma non siamo stati affatto considerati. Inevitabile, quindi- conclude l’assessore- che a una settimana dalla scadenza indicata i Comuni si muovano in autonomia”.

La proposta dell’Emilia-Romagna

Un giusto riconoscimento del valore aziendale dell’impresa, degli investimenti realizzati e della professionalità degli operatori che hanno gestito finora il bene demaniale. Questi gli obiettivi principali a cui punta il documento presentato dalla Regione. Tutti elementi, questi, che dovranno essere considerati tra i criteri di valutazione dei nuovi bandi di gara, insieme agli standard qualitativi dei servizi e alla sostenibilità sociale e ambientale del piano degli investimenti. Con l’esclusione del rialzo del canone demaniale che non dovrà essere oggetto di gara ma rimanere predeterminato per legge dallo Stato.

Inoltre, si ritiene necessario che Regioni e Comuni possano concorrere nella definizione dei criteri dei bandi di gara con l’obiettivo di valorizzare il paesaggio e gli elementi identitari della fascia costiera attraverso la qualificazione dell’offerta turistico-balneare, tenendo conto delle peculiarità dei diversi territori. Altri elementi dovranno riguardare la valutazione del numero massimo di concessioni da rilasciare a ogni operatore economico, in modo da garantire un’adeguata pluralità e differenziazione dell’offerta nell’ambito territoriale di riferimento, e la determinazione di limiti minimi e massimi di durata delle concessioni, così da assicurare un congruo periodo al rientro degli investimenti.

Balneari, il Comune di Genova approva le linee guida per il rinnovo delle concessioni demaniali marittime

Approvato dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore al Demanio Marittimo e Urbanistica Mario Mascia, l’atto di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime per le attività turistico-balneari.

«L’atto di indirizzo si pone in linea di continuità con l’azione finora svolta dall’amministrazione comunale – dichiara l’assessore Mascia – riprendendo il filo della delibera di giunta del 2021 con cui, in accordo con la locale Procura della Repubblica, si era avviato l’iter degli atti preliminari prodromici alla procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni. La nostra opzione, inedita a livello nazionale, è in piena coerenza con la scelta operata la scorsa estate di restituire alla fruizione di tutta la cittadinanza la spiaggia libera dei Capo Marina, in base ad un accordo di rinuncia parziale alle aree da parte dei concessionari, non senza l’apertura del varco per il passaggio sulla battigia coi Bagni San Nazaro, per cui si battevano da decenni le associazioni dei consumatori e degli utenti, Adiconsum di Stefano Salvetti in testa. Il mare è di tutti, l’accessibilità delle spiagge anche per le persone con disabilità e la libera percorribilità della battigia sono diritti che vanno salvaguardati e incentivati, le opere di protezione a mare, anche alla luce degli effetti devastanti delle ultime mareggiate, sono una priorità assoluta anche per i concessionari, così come la conformità delle nuove strutture balneari alle norme vigenti in materia urbanistica, edilizia e paesaggistica è un requisiti per noi irrinunciabile, valendo la tolleranza zero contro gli abusi. Per questo abbiamo deciso di assegnare a tutti i titolari di concessioni demaniali marittime per attività turistico-balneari il termine del 30 aprile 2024 per la presentazione della documentazione progettuale».

In particolare, la delibera approvata stabilisce infatti le linee guida sulle progettualità che dovranno riguardare: la riqualificazione e messa in sicurezza delle strutture balneari poste all’interno delle aree oggetto della concessione, in conformità alle discipline normative vigenti in materia urbanistica, edilizia e paesaggistica; la realizzazione e implementazione di opere che assicurino a tutti i cittadini, con particolare riguardo alle persone con disabilità, il libero e gratuito accesso al mare per la balneazione, il libero transito per raggiungere e percorrere la battigia antistante l’area ricompresa nella concessione e la fruizione delle spiagge in concessione anche al di fuori della stagione balneare; la realizzazione e implementazione delle opere di difesa costiera a protezione sia delle strutture in concessione, sia, più in generale, del litorale e delle opere e strutture pubbliche retro­stanti le aree in concessione. A

lle progettazioni sarà data adeguata forma di pubblicità, procedendo, in caso di osservazioni e istanze concorrenti, alla redazione e pubblicazione di bandi per la nuova assegnazione delle concessioni in questione in conformità con la disciplina di cui al vigente Codice della Navigazione e ai principi di cui all’art. di cui all’art. 4, c. 2, lett. e) L. 118/2022.

«Data l’oggettiva impossibilità di concludere le procedure selettive entro il 31 dicembre – spiega l’assessore Mascia – l’opzione adottata dal Comune di Genova, avvalendosi della facoltà di cui all’art. 3 c. 1 della L. n. 118 del 5.8.2022, è dunque quella di differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure e, in ogni caso, non oltre il 31 dicembre 2024, salvo che medio tempore intervenga successiva normativa di contenuto diverso. È un differimento tecnico non fine a se stesso ma saldamente ancorato a termini e contenuti di principio precisi e predeterminati, nell’ottica del perseguimento dell’interesse pubblico. Questa decisione è il risultato di molteplici interlocuzioni avviate da più di un anno coi sindacati dei balneari, coi singoli operatori e coi loro legali e alle riunioni da ultimo tenutesi il 13 e 20 dicembre scorsi. In queste occasioni alcuni progetti sono già stati presentati a riprova del forte interesse che questo percorso ha suscitato anche nella categoria».