Santanchè, Sib: “il mondo dei balneari è molto insoddisfatto”
Il presidente dei balneari, Antonio Capacchione, ha commentato le recenti dichiarazioni della ministra del Turismo, ribadendo lo scontento dell’intero settore.
“Sulle concessioni balneari è stato fatto un grande lavoro, sono state spostate al 2027. C’è ancora questa interlocuzione con la commissione europea ma sono convinta che anche i balneari dovrebbero essere contenti della situazione”. Queste le parole della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, all’inaugurazione del TTG Travel Experience di Rimini.
“Una dichiarazione sorprendente”, ha subito commentato a margine dell’evento il presidente del Sib, Antonio Capacchione, che ha aggiunto: “l’intera categoria, nessuno escluso, è delusa ed insoddisfatta del provvedimento legislativo appena varato dal governo sulla questione nel decreto infrazioni”. Secondo il numero uno del Sindacato italiano balneari, si tratta di una legge sbagliata, ingiusta e dannosa, che rischia di distruggere la balneazione attrezzata. Sbagliata perché non applica correttamente la direttiva Bolkestein, per esempio sulla questione della scarsità della risorsa presupposto per la sua applicazione così come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Ma anche ingiusta perché non tutela adeguatamente le aziende attualmente operanti. E infine è una legge dannosa per il Paese “perché rischia di far saltare un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia”.
Una legge che, per i balneari, peggiora persino le disposizioni della passata normativa approvata dal governo precedente. Basta vedere l’indennizzo previsto per coloro che dovessero perdere la concessione che non contempla non solo il valore aziendale, ma neppure l’avviamento così come era invece stabilito dalla scorsa normativa.
“L’insoddisfazione del settore – ha aggiunto – la stiamo registrando nelle assemblee che stiamo tenendo in tutto il Paese. Ieri in Versilia. Si tratta di una brutta legge che non convince neppure il Parlamento visto che sono stati presentati ben 244 proposte emendative, (da parte di tutti i gruppi parlamentari), a conferma di un provvedimento lacunoso e superficiale che merita di essere profondamente modificato in sede di conversione”.
“Abbiamo inviato ai parlamentari di ogni schieramento politico un insieme di emendamenti per correggere profondamente il decreto legge varato dal governo. Lo stesso ha sbagliato a non aver coinvolto, nella stesura della nuova disciplina non solo la categoria interessata, ma neppure le Regioni e i Comuni. Così come ha sbagliato ad aver impugnato la legge Toscana che cerca di garantire un indennizzo più giusto ai concessionari che dovessero perdere la concessione”, ha concluso Capacchione.