Licordari e Bolla: “Oggi non è stata contestazione abbiamo ricordato a Meloni le implicazioni di una errata applicazione della Bolkestein”

“Non é stata una contestazione ma abbiamo voluto porre all’attenzione della premier Meloni la questione balneari e le tragiche implicazioni che una errata applicazione della direttiva Bolkestein ha sull’occupazione, il turismo e l’imprenditorialità.

Solo in Liguria rischia di scomparire uno stabilimento balneare su due e la chiusura della campagna elettorale a Genova ci sembrava l’occasione perfetta per porre nuovamente l’attenzione sugli effetti del decreto, che guardiamo con grande preoccupazione. Una nutrita rappresentanza di imprenditori ha richiamato l’attenzione della Premier che ci ha concesso un primo momento di confronto nel quale abbiamo ribadito la necessità di una corretta applicazione della direttiva e un sacrosanto riconoscimento del lavoro svolto negli anni dalle imprese, molte delle quali hanno costruito dal nulla un settore rendendo floride località e territori in precedenza non a vocazione turistica.

La presidente Meloni ha ascoltato attentamente le nostre istanze e con un approccio costruttivo si è impegnata ad approfondire la questione in un prossimo incontro a Palazzo Chigi per esaminare ancora la situazione anche a livello europeo manifestandoci la volontà di salvaguardare un settore strategico che con i suoi oltre 300 mila addetti e 30 mila imprese rappresenta un fiore all’occhiello del turismo italiano nel mondo.” E’ quanto dichiarano Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari – Confindustria Federturismo e Bettina Bolla, Presidente di La Base Balneare con Donnedamare a margine dell’evento elettorale tenutosi oggi a Genova per la chiusura della campagna elettorale regionale.

Balneari divisi sullo sciopero indetto per venerdì 9 agosto

“Riconoscere la mappatura del governo per garantire vantaggi a consumatori, imprese e indotto”, hanno dichiarato Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari e Bettina Bolla, Presidente di La Base Balneare con Donnedamare

“Non è giusto penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti balneari italiani per le loro vacanze, riconoscendone qualità e funzionalità. Per questo migliaia di aziende associate ad Assobalneari e La Base Balneare con Donnedamare, le Organizzazioni maggiormente rappresentative degli operatori balneari italiani, si asterranno dallo sciopero convocato da alcune sigle sindacali per venerdì 9 agosto”, dichiarano Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari e Bettina Bolla, Presidente di La Base Balneare con Donnedamare.

Secondo i due Presidenti, la via maestra per individuare una soluzione in grado di mettere ordine nel settore resta quella di sostenere la validità della mappatura fatta dal governo italiano, difendendola da attacchi immotivati e ideologici da parte, in particolare, del Capo Unità della Direzione Mercato Interno della Commissione UE, Salvatore D’Acunto.

Applicare in maniera arbitraria le direttive europee, infatti, crea in Italia solamente danni a imprese e consumatori, come avvenuto di recente a Jesolo dove il prezzo medio degli ombrelloni è cresciuto del 50%. Inoltre, è notizia di questa settimana che il più grande gruppo italiano di forniture di attrezzature per gli stabilimenti balneari ha annunciato la cassa d’integrazione per 50 dipendenti a fronte di un calo del fatturato del 25%.

Difendere la mappatura rimane l’unico modo possibile per la corretta applicazione della Direttiva per generare nuove imprese, assicurare una sempre maggiore concorrenza, garantire maggiore benessere economico, creare occupazione, soddisfare i consumatori e supportare l’intero indotto.