Balneari, Licordari: “Ben venga l’impugnativa in Corte Costituzionale delle recenti sentenze del Consiglio di Stato”

Iniziativa fa chiarezza non solo per i balneari ma tutela i diritti di tutti i cittadini

ROMA, 27 maggio 2024 – In riferimento alla notizia riportata oggi da alcuni organi di stampa relativa alla proposta di impugnare le recenti sentenze del Consiglio di Stato in merito alla legittimità delle concessioni balneari, i presidenti di Assobalneari Italia Aderenti a Federturismo Confindustria Fabrizio Licordari e La Base Balneare con Donnedamare Bettina Bolla, hanno commentato: “Accogliamo con favore l’intenzione di impugnare davanti alla Corte Costituzionale le recenti sentenze del Consiglio di Stato, perché da una parte viene riaffermato il ruolo preponderante del potere legislativo rispetto a quello giudiziario e dall’altra si mira a far chiarezza e a tutelare i diritti non solo dei balneari, ma di tutte le categorie di lavoratori gettati nell’incertezza da questo modo di operare e da queste sentenze.”

“Vi è una chiara autonomia del parlamento e del governo nel legiferare, e nel discutere con l’Europa in merito alla mappatura quantitativa proposta, essenziale per definire la corretta applicazione della direttiva Bolkestein. Assurdo che il Consiglio di Stato mini questa autonomia che oggi riguarda i balenari, ma che può riguardare qualsiasi tema che il paese deve affrontare. È una questione di democrazia e di rispetto delle prerogative costituzionali che vanno difese in maniera coesa a prescindere dal colore politico e dall’opinione che si ha sui balneari.” hanno concluso.

Scopri di più sull'articolo AssoBalneari e BaseBalneare: avanti con mappatura quantitativa
credits: gabriella-clare-marino-unsplash

AssoBalneari e BaseBalneare: avanti con mappatura quantitativa

Cresce il disappunto della categoria per l’orientamento della Commissione Europea verso una mappatura qualitativa a favore di multinazionali e grandi Gruppi finanziari

È necessario che si vada avanti con la mappatura delle spiagge realizzata dal Governo e si arrivi con urgenza all’approvazione di un decreto legge prima che prenda il via la stagione turistica. Questa la richiesta che i balneari, insieme ad Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e La Base Balneare con Donnedamare, ribadiscono ad alta voce.

La mappatura delle spiagge consegnata alla Commissione Europea evidenzia che il 67% delle coste italiane è disponibile al libero mercato e pone le basi per una maggiore competizione, valorizzando vaste aree a potenziale vocazione turistica del Paese ancora libere.

“Abbiamo fiducia nelle istituzioni italiane e siamo convinti che la mappatura realizzata dal nostro Governo sia lo strumento per raggiungere gli obiettivi economici proposti dalla Direttiva Bolkestein. Siamo convinti della forza dell’oggettività dei dati in essa contenuti e, già nel corso del tavolo tecnico, ne abbiamo ribadito la validità e richiesto al contempo che vengano integrati anche i dati relativi alle coste lacuali e fluviali. Sottolineiamo il nostro disappunto per l’orientamento della Commissione europea, la quale vuole spingere per una mappatura qualitativa che vada a considerare le zone di maggior pregio che i balneari hanno costruito nel corso di generazioni, consegnandole alle multinazionali e ai grandi Gruppi finanziari. Evidenziamo che la mappatura qualitativa, inventata ad hoc dai tecnocrati di Bruxelles, non è mai citata né nella Direttiva né nella sentenza della Corte di Giustizia del Lussemburgo che, invece, parla di mappatura quantitativa.” commentano i Presidenti di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e La Base Balneare con Donnedamare.

La mappatura realizzata dal Governo italiano e frutto del lavoro di nove ministeri italiani offrirà nuove opportunità di sviluppo nel comparto dell’accoglienza e dei servizi turistici, attraverso la creazione di nuovi insediamenti balneari che possano essere motore di nuova occupazione, nuovo sviluppo economico, maggiore tutela ambientale e sicurezza.

“Chiediamo al Governo che la mappatura realizzata in Italia sia difesa e cristallizzata in un decreto legge, prima dell’avvio della stagione turistica. È fondamentale che venga tutelato un comparto che conta oltre 10.000 stabilimenti e dà lavoro a oltre 44.000 persone che operano con costanza per la riqualificazione di aree abbandonate e la preservazione delle coste, contrastando il degrado ambientale, tutelando il paesaggio marino e permettendo ai turisti di godere appieno e in sicurezza delle bellezze dei nostri mari.” concludono i Presidenti di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e La Base Balneare con Donnedamare.