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Balneari: Pd e M5S nemici della categoria, da loro parole al vento

“Leggiamo dichiarazioni surreali da parte di esponenti di Pd e M5S sulla questione balneari. Parole al vento da parte dei nemici storici della categoria, quelli che da sempre sostengono la necessità delle aste per consentire l’esproprio delle nostre imprese balneari. Se questo non è avvenuto in tutti questi anni è grazie a chi si è sempre prodigato per fermarli. Il governo Meloni ha realizzato, unico nella storia, una mappatura delle coste che dimostra l’attuale inesistenza della scarsità della risorsa naturale, presupposto indispensabile per la messa a gara delle attuali concessioni e necessario per l’individuazione di nuove aree da assegnare in concessione per favorire lo sviluppo del nostro turismo balneare e l’apertura del mercato a nuovi operatori.

Su questa base il Governo ha riaperto un’interlocuzione serrata con la Commissione europea, per arricchire la quale sono state convocate due nuove riunioni del tavolo tecnico interministeriale (20 maggio e 12 giugno) al fine di varare quanto prima una norma che restituisca certezza agli operatori e alle amministrazioni interessate superando le contraddittorie sentenze di questi mesi e i rilievi del Quirinale. Ulteriori iniziative parlamentari devono considerarsi complementari, e non certo sostitutive, rispetto a questo percorso ben delineato. Con buona pace della sinistra giallorossa che non vede l’ora di consegnare le nostre spiagge a cooperative e multinazionali, noi andiamo avanti a cercare una soluzione che tuteli le nostre imprese”.

È quanto dichiarano in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, e il responsabile nazionale del Dipartimento Turismo di FdI, Gianluca Caramanna.

Argini invernali a protezione delle strutture balneari, mozione di FDI in regione Lazio

Tutelare la costa creando autentiche ‘banche di sabbia’, permettendo agli operatori balneari la possibilità di salvaguardare le proprie strutture dall’erosione. I titolari delle Concessioni demaniali marittime hanno segnalato difficoltà, al di fuori della stagione estiva/balneare, nell’eseguire interventi di movimentazioni della sabbia, senza l’apporto di materiale esterno, sulle aree in concessione al fine di realizzare argini invernali di protezione degli arenili a tutela delle strutture da loro gestite.

Nei Comuni del Lazio sono in vigore diverse ordinanze che disciplinano la gestione degli arenili nel solo periodo della stagione balneare (1° maggio – 30 settembre), senza alcuna previsione delle attività di gestione degli arenili nel periodo invernale, con riguardo alle operazioni di pulizia delle aree in concessione e di manutenzione degli arenili, ai fini di  salvaguardare il decoro dell’arenile e garantire l’accessibilità in sicurezza alla spiaggia anche al di fuori della stagione balneare estiva. Le “barriere anti sabbia” previste all’art. 16 del Regolamento n. 19/2016, non risultano adeguatamente disciplinate e sono considerate da buona parte degli operatori balneari come sostanzialmente non in grado di rappresentare un argine efficace contro l’erosione dell’arenile in concessione.

Sussiste quindi la necessità di procedere ad una regolamentazione organica in materia. Per queste ragioni ho presentato una mozione in Consiglio regionale che impegna il presidente e gli assessori competenti a prevedere la possibilità dei concessionari di aree demaniali marittime di movimentare la sabbia sulle aree in concessione, al di fuori del periodo della stagione balneare/estiva, al fine di realizzare degli argini invernali di protezione degli arenili a tutela delle arenili e delle strutture da loro gestite, senza l’apporto di materiale esterno, previa comunicazione all’ente di competenza. Prevedendo eventualmente la modifica/integrazione dell’art.16 del Regolamento regionale n.19/2016.

Con la stessa mozione si chiede di disciplinare, anche in forma semplificata, l’utilizzo da parte dei Comuni costieri di depositi di sabbia lungo i litorali anche attraverso la realizzazione di banche di sabbia da utilizzare per il ripascimento degli arenili. 

Da anni è scattato l’allarme erosione delle coste del litorale laziale. Da Minturno, al confine con la Campania, a Montalto di Castro, sul litorale della Tuscia al confine con la Toscana, il mare ogni anno erode superfici di territorio arrecando danni alle attività commerciali legate alla balneazione, alle abitazioni e all’agricoltura delle aree dell’entroterra.

Per questo motivo, si rende necessario allargare la collaborazione tra i soggetti che hanno competenza in materia di difesa delle coste e che hanno interessi nello sviluppo economico di questi territori, con l’obiettivo unico di favorire una tutela sostenibile della fascia costiera e la difesa di quella risorsa naturale che rappresenta l’elemento caratterizzante del paesaggio della penisola e delle isole italiane. Per far ciò occorre apportare modifiche alle normative attuali e venire incontro alle esigenze dei fruitori di una splendida risorsa naturale qual è il mare”.

Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.