Scopri di più sull'articolo Maurelli (Federbalneari), lo sciopero solo un’iniziativa spot Sì a negoziato con Ue
Follonica, Italy - June 25, 2019: Follonica is a town of province of Grosseto in the Italian region of Tuscany. It is famous for its golden beach and beautiful clean sea.

Maurelli (Federbalneari), lo sciopero solo un’iniziativa spot Sì a negoziato con Ue

Anche Federbalneari non aderisce allo sciopero degli ombrelloni di domani. “Queste forme di protesta che creano disagio al cliente consumatore ci sembrano iniziative spot, che non hanno molto senso se consideriamo il contesto”, dice all’ANSA il presidente, Marco Maurelli. “Con grandissima difficoltà, in un quadro giurisprudenziale negativo, con due sentenze della Corte di Giustizia, due procedimenti di infrazione e un terzo a rischio avvio – sottolinea – il governo sta cercando di mettere in ordine le idee.

Serve una riforma che non susciti criticità da parte della Dg Mercato interno e che scongiuri una terza sentenza della Corte che ingesserebbe il sistema, una norma di riordino che garantisca la competitività in un quadro però di tutela del sistema turistico balneare italiano, insomma un grande piano nazionale delle concessioni. Va trovata una quadra sui meccanismi di evidenza pubblica: non si può cambiare dall’oggi al domani, con le famiglie che si sono indebitate per sostenere gli investimenti. Lo sciopero – ribadisce – non è una strada, bisogna ragionare sui meccanismi normativi, andare in Europa e supportare in modo adeguato anche i consumatori”. “Nulla da dire” su chi ha scelto la strada della protesta, “ma siamo sei principali organizzazioni e confederazioni nel settore, solo due scioperano”, fa notare. Ma la cosa importante è “fare chiarezza sulle regole e lasciare che sia l’Italia a governare le proprie coste, il proprio territorio.

Vedo due pesi e due misure: in Portogallo, dove le concessioni durano 75 anni, la procedura di infrazione è stata chiusa dopo un anno a fronte di un impegno alla selettività e trasparenza; in Spagna c’è una procedura aperta e le concessioni durano 75 anni, in Grecia e Croazia la situazione è tranquilla: se miniamo la stabilità del nostro modello, altri paesi sono pronti a trarne vantaggio”. “Se ci aspettavamo un segnale dal governo? È tutto interesse del governo fare una riforma: siamo costantemente in contatto con il tavolo interministeriale, c’è un gruppo di lavoro che discute con l’Europa sulle tematiche giuridiche poste dalla direttiva Servizi che deve essere disciplinata contemperando gli interessi dello Stato membro”, conclude Maurelli, ricordando che domani negli stabilimenti affiliati a Federbalneari “i clienti saranno accolti come sempre con simpatia”.

Scopri di più sull'articolo Federbalneari, bene istruttoria, si apra conflitto alla Consulta
gabriella-clare-marino-_dFYSVQFkBs-unsplash

Federbalneari, bene istruttoria, si apra conflitto alla Consulta

“Ritengo positiva l’iniziativa se serve a chiarire le posizioni in campo. È un percorso fortemente auspicato da Federbalneari e dalla categoria”. Lo dice all’ANSA Marco Maurelli, presidente di Federbalneari italia, commentando la notizia che partirà dopo le Europee l’iter istruttorio dell’ufficio di presidenza della Camera sulla richiesta di FdI al presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana di sollevare presso la Corte costituzionale il conflitto di attribuzione nei confronti del Consiglio di Stato per la sentenza sulle concessioni balneari.

“Le prerogative del legislatore sono in capo al Parlamento come è noto – sottolinea Maurelli – e a nessun altro organo istituzionale. Prerogative del Parlamento e addirittura dell’Unione europea che finora sono state usurpate da sentenze che lasciano il tempo che trovano anche in virtù di ingerenze immotivate su direttive europee mai richieste in giudizio. Ora il Parlamento apra il conflitto di attribuzione e la Consulta lo approvi subito per chiarire una volta per tutte il “confine” oltre il quale la giustizia amministrativa non potrà andare. Il nostro monito è far presto e fare chiarezza eliminando il caos a cui il comparto turistico balneare italiano è sottoposto ed al quale assistiamo da qualche anno sui comuni costieri che non vogliono attendere inspiegabilmente un corretto piano di riforma che solo il governo potrà promuovere all’attenzione del Parlamento”. E conclude:

“La priorità è dare spazio alla gestione della riforma attraverso un atto motivato della legge Draghi entro e non oltre il 2024 in attesa della riforma annunciata e con la stagione che rischia di partire male e di vedere il progressivo depauperamento dei livelli occupazionali con investimenti ormai fermi al palo così come sta già avvenendo in molte parti del Paese proprio a causa di questa confusione mai richiesta”.