Federbalneari su Cdm: “Adempimento previsto da Mef, bene mappattura, Governo convochi regioni e comuni per moral suasion”

Si tratta di un adempimento della Legge sulla Concorrenza molto complesso ed articolato e dunque ulteriore strumento economico per determinare i temi economici di gestione dei beni del demanio marittimo, del demanio idrico italiano e di tutti i beni pubblici.

“Occorre concentrare il nostro lavoro unitamente alle attività nen avviate dal TAVOLO INTERMINISTERIALE promosso dal Governo i cui risultati iniziali sono decisamente soddisfacenti – dichiara Marco Maurelli, presidente di FEDERBALNEARI ITALIA – a partire dal grande lavoro avviato dal MIT con una gestione oculata e complessa dei dati del sistema del demanio marittimo che saranno presto definiti. Riteniamo decisamente importante questo passo tenuto da Palazzo Chigi nel rispetto del comparto turistico italiano nel quale il sistema concessorio delle nostre coste riveste oggi e con assoluta chiarezza un ruolo determinante nell’organizzazione della filiera del turismo made in Italy. 

Percorso che necessita di tempo e che non può essere approssimativo anche in virtù della importanza ora più che mai della scrittura di un piano nazionale delle concessioni che andrà concertato con Bruxelles ed alla stregua dei criteri e dei dati che emergeranno sulla risorsa disponibile non scarsa, in tema di concorrenza laddove saranno determinati tutti gli oltre 70.000 km di coste incluse le coste di laghi e fiumi.

Conclude Marco Maurelli – Necessario nell’immediato un patto tra Istituzioni di Governo, Comuni e Regioni per ridare equilibrio e stabilità alla fase di riassegnazione delle concessioni marittime, lacuali e fluviali all’esterno della Direttiva Servizi.”

Federbalneari Italia: Iva al 22% pagata solo da turisti stabilimenti

Solamente gli stabilimenti balneari continuano a pagare l’Iva al 22%, dopo che l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche per marine, porti turistici e attività di ormeggio, si applica l’Iva agevolata al 10%.
“Siamo felici che i nostri colleghi dei porti abbiano raggiunto questo importante obiettivo, ma allo stesso tempo dobbiamo constatare che ad oggi, nel comparto del turismo, gli imprenditori balneari sono gli unici a dover pagare l’Iva al 22% con un aggravio, che purtroppo ricade come sempre sul portafoglio dei consumatori finali e dei turisti” considera Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia, anche perché l’IVA media sui servizi turistici in UE è’ pari al 5,5% in media. Indispensabile un tavolo di confronto urgente al governo sul tema e per essere maggiormente competitivi nel Mercato turistico, necessario valutare la modifica di una norma che pesa in termini economici sul consumatore finale per 12 punti percentuali. Sarebbe un risparmio importante per moltissime famiglie italiane ed un allineamento all’intero comparto del turismo Made in Italy. Ci aspettiamo un segnale dal Governo.’