Della Valle, Confimprese: “Per le Concessioni Demaniali la Legge non è uguale per Tutti…..”
La notizia che il Governo a guida Giorgia Meloni abbia escluso nella riforma delle concessioni balneari, meglio demaniali marittime, i circoli ricreativi e associazioni senza scopo di lucro, ancora una volta stordisce l’intero comparto turistico italiano. Questo ennesimo comportamento dribla ed in primis conferma sempre più il distacco al dialogo tra la politica e le Associazioni di Categoria.
Si rafforza invece la convinzione per fortuna ad esclusione di pochi Rappresentanti politici , che continuano a metterci la faccia, che non si conosce e si rispetta la storia balneare italiana. In questa tempesta in corso , ieri in Liguria , il Ministro Matteo Salvini, rischiando di essere accolto a fischi come può essere preventivato in un contesto come quello di tanti balneari sfiduciati e delusi dalle politiche del Governo Meloni, in un suo intervento ha generato nei presenti invece tanti applausi, facendo nuovamente sperare in un “porto sicuro”. A parere di Confimprese Demaniali Italia, importanti e molto responsabili sono state le dichiarazioni del Vice Premier e Ministro ai Trasporti circa il Suo impegno alla stesura delle prossime regole del
futuro delle imprese balneari, da scrivere a quattro mani, associazione incluse e d’ approvare entro primavera del 2025.
La cornice entro cui scrivere le regole naturalmente è dettata dalle indicazioni che a breve saranno rese note dal confronto tra l’Italia e Bruxelles, e che saranno votate alla Camera dei Deputati entro il prossimo lunedì. A dire del Ministro Salvini non si può non tutelare quelle famiglie balneari che hanno da vivere dalla sola attività balneare, ed è questo uno tanti aspetti che a Bruxelles non viene capito. Ho molto apprezzato, ricaricandomi di fiducia, per l’intervento del Ministro Salvini che di fatto con
la stesura dei prossimi decreti attutativi, con una sua certificata tutela verso le Famiglie Balneari Italiane, principalmente eviterà la fuga in avanti di tanti Sindaci ostili alle Imprese Balneari, pioniere del turismo made in Italy.
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Quello dei Balneari non è un lavoro da privilegio ma è una professione che va rispettata come tante altre, e soprattutto per una più ampia durata temporale che di certo vi permetterà di poter investire con certezza ed elevare la qualità dei servizi turistici italiani”; è con quest’ultima dichiarazione del Ministro che si è concluso l’incontro in Liguria e che forse ci fa sperare che non tutto è stato ancora deciso.-