Balneari, Pucciarelli (Lega): “Tar Lecce conferma che è lo Stato che deve definire scarsità risorsa”

“La recente sentenza del Tar di Lecce conferma tutto il percorso messo in atto dalla Lega dal 2018 riguardo la riorganizzazione del settore turistico che insiste sul demanio marittimo. In pratica, partendo dalla centralità della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 20 aprile 2023, viene confermata l’ampiezza del potere discrezionale riconosciuto allo Stato Membro e l’accertamento della scarsità o meno della risorsa spiaggia come condizione preliminare per qualsiasi intervento normativo di riorganizzazione del settore. Non solo, viene anche confermata l’importanza dell’operato del tavolo tecnico con il preciso compito di effettuare un’attività istruttoria ricognitiva del demanio marittimo e delle concessioni demaniali proprio per determinare i criteri sulla scarsità della risorsa.

Tutto questo conferma il lavoro svolto proprio dalla Lega: partendo dall’aver impedito l’inserimento della direttiva Bolkestein nel Decreto Concorreza, arrivando fino alla realizzazione del tavolo tecnico per la mappatura al fine di accettare la scarsità o meno della risorsa, il cui esito determina l’applicabilità o esclusione della direttiva servizi. Un lavoro svolto dalla Lega per tutelare famiglie e imprese balneari, anche in Liguria e nella provincia della Spezia, stiamo parlando di un settore importante per il PIL del Paese. Desidero per questo ringraziare anche il Senatore Paolo Ripamonti per l’ottimo lavoro svolto al tavolo tecnico”. Così in una nota la Senatrice della Lega Stefania Pucciarelli.

Il Tar di Lecce respinge il ricorso dell’Antitrust valide le disposizioni del governo Meloni contenute nel Milleproroghe

Dichiara superate le sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato a seguito della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Afferma la validità della legge Milleproroghe

Il Tar di Lecce ha depositato la sentenza sul ricorso dell’Antitrust avverso la proroga al 2033 applicata dai Comuni di Ginosa e di Manduria.

Con questa sentenza, infatti, il Tar di Lecce prendendo atto di quanto chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea lo scorso 20 aprile, sottolinea che sono superate, e quindi inefficaci, le sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato poiché spetta allo Stato stabilire la scarsità o meno della risorsa demanio marittimo presupposto per l’applicazione della direttiva Bolkestein.

Altro aspetto positivo è l’affermazione della validità della legge 14 del 26 febbraio 2023 cd Milleproroghe ivi compreso il differimento al 31 dicembre 2024 della scadenza delle concessioni vigenti.

Con questa sentenza si ristabilisce pertanto un corretto equilibrio fra gli Organi dello Stato con i giudici che devono applicare le leggi che il Parlamento emana: non il contrario.

Le motivazioni della decisione del Tar di Lecce costituiscono, in tal senso, un importante contributo di chiarezza.

Spetta adesso al Governo emanare una nuova Legge che, sulla base di quanto accertato dal cd Tavolo tecnico, superi quella Draghi mettendo in sicurezza il settore.

Ci attendiamo che lo faccia senza indugio per evitare l’aggravamento di una situazione già di per sé confusa pericolosa per il Paese.

Ed è attesa a breve la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite, che se accoglierà il ricorso proposto da Sib Confcommercio avverso le sentenze gemelle della Plenaria, consentirà al Governo di promulgare una legge finalmente rispettosa dei diritti dei balneari, da anni calpestati (ndr).