Tavolo tecnico sugli indennizzi, i primi commenti delle associazioni e dei politici

Oggi a Roma si è tenuto il tavolo tecnico presieduto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dedicato al decreto sugli indennizzi per i concessionari balneari, che dovrà essere finalizzato entro la fine di marzo. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, con interventi mirati a chiarire e risolvere le criticità legate all’applicazione della direttiva Bolkestein e alla tutela delle imprese del settore.

Fabrizio Licordari (Presidente Assobalneari Italia) e Bettina Bolla (Presidente La Base Balneare con Donnedamare)

“Il decreto oggetto del tavolo tecnico svoltosi oggi alla presenza del Ministro Salvini è necessario per mettere fine alla giungla normativa che da mesi crea caos nel settore e che, in questi giorni, tra sentenze contrapposte e comportamenti variegati dei comuni, si sta ancora di più inasprendo.

È però fondamentale ribadire con forza la necessità di una corretta applicazione della direttiva Bolkestein, che, come chiarito dallo stesso autore, non deve applicarsi alle concessioni di beni, ma solo a quelle di servizi. È infatti inammissibile che solo i balneari siano rimasti sotto la scure Bolkestein, quando altri sono stati esclusi.

È cruciale che la normativa venga applicata nel rispetto della mappatura realizzata dal Governo che se ne deve riappropriare perché, come imposto dalla direttiva, le gare per l’assegnazione delle concessioni devono essere previste solo in situazioni in cui vi sia una reale scarsità di risorse.

Siamo fiduciosi che il ministro Salvini possa rappresentare un intermediario politico fondamentale per tutelare l’operato di 30 mila imprese che danno lavoro a oltre 300 mila persone.”

Marco Scajola (Assessore al Demanio Marittimo della Liguria e Coordinatore del Tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome)

L’assessore Marco Scajola, in rappresentanza di tutte le Regioni italiane, ha partecipato oggi alla prima riunione del Tavolo di consultazione sull’adozione del decreto interministeriale relativo agli indennizzi nel settore delle concessioni demaniali marittime.

La riunione, svoltasi a Roma, è stata convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del ministro Matteo Salvini.

Scajola nel suo intervento ha sottolineato: “Da parte delle Regioni c’è massima collaborazione per affiancare il Governo in questa fase delicata. Allo stesso tempo chiediamo all’esecutivo, richiesta arrivata oggi anche da Anci, di avere un decreto il più chiaro possibile che non si presti a interpretazioni diverse in base ai territori. Ribadiamo altresì l’assoluta necessità e urgenza di dare certezze a lavoratori e famiglie di un settore strategico per l’economia turistica italiana”.

Tale decreto dovrà essere inviato alla Commissione Europea entro la fine di marzo, per questa ragione il Tavolo suddetto si riunirà nuovamente il 20 per un nuovo confronto.

Riccardo Zucconi (Deputato Fratelli d’Italia e componente della Commissione Attività Produttive)

“Sulle concessioni balneari rilasciate prima della direttiva Bolkestein, il Tar Toscana, con la sentenza 431/25 pubblicata ieri, conferma l’attuale vigenza e applicabilità della proroga al 2033, come disposta dalla legge 145 del 2018. Si tratta di una notizia importante, perché aprirebbe lo scenario del cosiddetto ‘doppio binario’, principio che stava alla base della mia proposta di legge del 2018, nel prevedere un regime speciale per le vecchie concessioni rilasciate prima del 28 dicembre 2009”.

Riferendosi, poi, agli indennizzi da riconoscere agli imprenditori balneari costretti a lasciare la concessione, tema su cui entro la fine di marzo dovrà essere adottato il decreto ministeriale, Zucconi sottolinea che quanto previsto nell’attuale normativa va letto e modulato nel senso di garantire che il risarcimento deve essere pari a quanto necessario per assicurare al concessionario uscente la equa remunerazione degli investimenti effettuati per determinare il valore aziendale insistente sopra la superficie in concessione.

“Ricordiamo che stiamo parlando di migliaia di piccole e medie imprese, a conduzione prevalentemente familiare, che rischiano di perdere l’attività economica nella quale hanno investito tutta loro vita e tutte le loro risorse.

Sono convinto pertanto – conclude l’esponente di FDI – di un forte intervento dei nostri ministri contro una norma sulla concorrenza assolutamente dannosa per la nostra economia turistica, affinché si arrivi presto a un decreto indennizzi in grado di soddisfare veramente le legittime aspettative degli operatori”.

Mauro Della Valle (Presidente Confimprese Demaniali Italia)

“Una riforma organica in ambito demaniale è improcrastinabile alla presentazione del DL attuativo sulla legge riguardo gli indennizzi ai concessionari balneari in evidenza pubblica.

Un testo unico che sintetizzi lo sciame di norme ed non da poco il codice della navigazione.

Sicuramente la rotta della riforma è in un mare in tempesta, la responsabilità del Ministro Salvini guarda alla salvaguardia dell’identità italiana, che è un’eccellenza italiana e che nonostante sia legittimo misurarsi con i numerosi competitori tra i possibili nuovi concorrenti sia doveroso e legittimo riconoscere il valore aziendale come permesso e riconosciuto in ogni qualsiasi azienda italiana”.

Sib: Bene l’incontro con Salvini

“Apprezzamento per l’iniziativa del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini impegnato a costruire un indennizzo che corrisponda al valore effettivo dell’azienda che si dovesse cedere, al fine di evitare un indebito arricchimento e un contenzioso dannoso per tutti” – ha commentato oggi Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio – a margine dell’incontro.

“Indignazione per l’irrituale intervento preventivo della Commissione europea che tenta, persino, di svuotare la legge da essa stessa condivisa – ha continuato Capacchione. La questione balneare merita un impegno straordinario del Governo e dell’Unione europea per una corretta applicazione della Direttiva Bolkestein ed evitare che venga distrutto quanto costruito in due secoli di storia da migliaia di famiglie di lavoratori che rischiano di perdere la propria azienda”.

Il Mit illustra il decreto, massima attenzione per il giusto indennizzo

Il diritto a un indennizzo è tra le novità più rilevanti del decreto legge salva-infrazioni. Nel corso del tavolo consultivo sulle concessioni demaniali marittime, organizzato al Mit e presieduto dal Ministro Matteo Salvini, è stato ribadito che il decreto indennizzi dovrà essere adottato in piena coerenza con quanto previsto dal decreto legge salva-infrazioni.
L’indennizzo dovrà essere calcolato sugli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione a cui va aggiunta l’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.
Sul tema, sono pervenute dalla Commissione Ue stringenti osservazioni. È stato affrontato anche il tema della rideterminazione dei canoni per le concessioni: in caso di mancata adozione del decreto, gli importi saranno automaticamente aumentati del 10%. Il totale complessivo dei canoni riscossi nel 2024 per concessioni con finalità turistico-ricreative corrisponde a circa 84,4 milioni di euro.

Vittoria Ratto dell’ Associazione Italia Balneare

Le nostre impressioni sono negative, abbiamo potuto leggere una bozza del decreto che non lascia molte speranze, nonostante la disponibilità dimostrata del Ministro Salvini. Si parla purtroppo del solito indennizzo calcolato sul residuo non ammortizzato degli ultimi 5 anni.

Una slide che non lascia dubbi sullo stato dei lavori, ormai decisi