Per Base Balneare al tavolo tecnico insediatosi ieri presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per acquisire i dati delle concessioni, e definire i criteri per la determinazione della scarsità della risorsa naturale, c’era il nostro Vicepresidente nazionale, l’Avvocato Nicolò Maellaro.
Il clima di insediamento del tavolo tecnico, costituito da figure di assoluto rilievo professionale, è stato molto cordiale.
Sulla base delle indicazioni del Segretario Generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, perfettamente sovrapponibili ad un documento condiviso e depositato da Base Balneare assieme ad altre 10 associazioni, si è perfettamente tracciato il perimetro di operatività del tavolo tecnico entro il quale, rigorosamente, rigorosamente, dovrà svolgere i suoi compiti evitando di dare ingresso a temi e divagazioni non consentite.
Anche per questo ci dissociamo da articoli di stampa odierni che, strumentalmente, a testimonianza che c’è una regia ben precisa contro il comparto balneare italiano, dipingono un clima di tensione fra Associazioni e Governo.
Si é insediato questa mattina presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il tavolo Tecnico istituito per legge per dare il via alla mappatura delle coste italiane e per stabilire i parametri circa la scarsità della risorsa ai fini di una corretta applicazione della Direttiva Bolkestein.
Un fronte autorevole e numeroso di organizzazioni invitate al Tavolo hanno prodotto e sottoscritto un documento nel quale é stato totalmente condiviso il programma dei lavori prospettato dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dr Deodato per il percorso futuro.
Le associazioni danno atto che l’art 10 quater, comma 2, del d.l. 198/2022 circoscrive le finalità consultive e di indirizzo del tavolotecnico ritenute oggi urgenti e prioritarie, suddividendole in due fasi, e precisamente:
1) Preliminare acquisizione dei dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali.
2) Definizione dei criteri per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale che di quello disaggregato a livello regionale, e della rilevanza economica transfrontaliera.
Ai fini del compimento delle attività di cui sopra è necessario, innanzitutto, acquisire dall’Amministrazione che gestisce il Sistema Informativo del Demanio Marittimo (MIT) i dati relativi ai titoli concessori rilasciati, distinti per oggetto e destinazione d’uso, superfici occupate, data di rilascio, nonché l’entità delle aree concesse rispetto alla conformazione geografica del litorale italiano.
Nelle operazioni di “mappatura”, secondo il dettato normativo, andranno ricomprese, altresì, le aree lacuali e fluviali secondo una ricognizione geografica utile alla seconda fase. Acquisiti tali dati dal MIT, infatti, il tavolo tecnico potrà finalmente definire i criteri per determinare la sussistenza della scarsità della risorsa naturale in linea con quanto richiesto dalla normativa in vigore che va oggi apprezzata, anche e soprattutto, alla luce delle statuizioni di cui alla Sentenza AGCM resa dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea del 20.4.2023 (cfr. punti 46 e 47).
Il termine previsto dalla legge ed ormai prossimo alla scadenza (27.7.23) per definire la scarsità della risorsa impone l’esigenza di evitare ulteriori rilievi della Commissione europea e di acquisire dal MIT il prima possibile i dati necessari.
il documento è sottoscritto da Assobalneari, La Base Balneare con Donnedamare, Italia Balneare, Itb Italia, Federterziario, Federturismo Confindustria, Assonat, Assomarinas, Confindustria Nautica.
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