Forza Italia sulle concessioni balneari: “Da noi senso di responsabilità e proposte concrete”

“Crediamo siano tanti i temi su cui la nostra regione meriti una svolta: per un nuovo governo regionale, un buongoverno, che affronti le criticità, non poche, maturate negli anni dell’egemonia targata PD e raccolga le sfide non più procrastinabili”. Lo dice Forza Italia in una nota. 

“Nei giorni che vedono Rimini ospitare il TTG – si prosegue – non ci sottraiamo al dibattito circa le concessioni balneari, rivendicando l’impegno di Forza Italia ed il suo ruolo a sostegno delle categorie e operatori in tanti anni di tematiche affrontate o meglio non affrontate da molteplici Governi. Si tratta di uno dei temi su cui riteniamo la regione avrebbe potuto, anzi dovuto, fare di più, come dimostrano invece gli atti compiuti dalla Regione Abruzzo. Parliamo di una partita chiave per tante famiglie e per l’economica dell’intero distretto turistico romagnolo, che ha visto Forza Italia sempre in prima linea, fattivamente e senza false promesse, nella ricerca di una soluzione equa che conviva con la difesa dei nostri operatori. Un solco fatto di coerenza e impegno, che vogliamo rinnovare ricordando ad esempio la proposta non banale della nostra deputata Erica Mezzetti, in merito alle integrazioni e specifiche da apportare al Codice Appalti proprio sulla questione concesisoni, ma anche quel dialogo franco e autorevole che il nostro movimento ha condotto in questi anni in l’Europa nel percorso che riguarda la definizione delle evidenze”.

Ai candidati Davide Frisoni e Monia Guidi di Forza Italia alle Regionali la chiusura: “La Regione in questi ultimi quindici anni è stata la grande assente su questa materia nonostante la conformazione del territorio che nella sola provincia di Rimini vede più di 700 operatori balneari (724 per l’esattezza) scegliendo di rimanere immobili piuttosto che provare a dare risposte concrete ai tanti operatori economici del territorio. Ora non valgono a nulla le dichiarazioni fatte dalla Regione che prepareranno una bozza della  norma e la proporranno al vincitore della prossime elezioni, questo è un cattivo esempio di politica che gioca sulla testa di tutti gli imprenditori oltre a lasciare soli i Sindaci che già si sono attivati per rispettare norme e trovare soluzioni (vedi Bellaria Igea Marina) che collaborano costantemente con gli operatori. Per noi il futuro della pubblica amministrazione è quello di dare risposte e soluzioni, attraverso  sinergie tra la parte pubblica e la parte privata. Questo sarà il nostro primo obiettivo se saremo eletti in Regione”.

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Santanchè, Sib: “il mondo dei balneari è molto insoddisfatto”

Il presidente dei balneari, Antonio Capacchione, ha commentato le recenti dichiarazioni della ministra del Turismo, ribadendo lo scontento dell’intero settore.

“Sulle concessioni balneari è stato fatto un grande lavoro, sono state spostate al 2027. C’è ancora questa interlocuzione con la commissione europea ma sono convinta che anche i balneari dovrebbero essere contenti della situazione”. Queste le parole della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, all’inaugurazione del TTG Travel Experience di Rimini.

“Una dichiarazione sorprendente”, ha subito commentato a margine dell’evento il presidente del Sib, Antonio Capacchione, che ha aggiunto: “l’intera categoria, nessuno escluso, è delusa ed insoddisfatta del provvedimento legislativo appena varato dal governo sulla questione nel decreto infrazioni”. Secondo il numero uno del Sindacato italiano balneari, si tratta di una legge sbagliata, ingiusta e dannosa, che rischia di distruggere la balneazione attrezzata. Sbagliata perché non applica correttamente la direttiva Bolkestein, per esempio sulla questione della scarsità della risorsa presupposto per la sua applicazione così come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Ma anche ingiusta perché non tutela adeguatamente le aziende attualmente operanti. E infine è una legge dannosa per il Paese “perché rischia di far saltare un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia”.

Una legge che, per i balneari, peggiora persino le disposizioni della passata normativa approvata dal governo precedente. Basta vedere l’indennizzo previsto per coloro che dovessero perdere la concessione che non contempla non solo il valore aziendale, ma neppure l’avviamento così come era invece stabilito dalla scorsa normativa.

“L’insoddisfazione del settore – ha aggiunto – la stiamo registrando nelle assemblee che stiamo tenendo in tutto il Paese. Ieri in Versilia. Si tratta di una brutta legge che non convince neppure il Parlamento visto che sono stati presentati ben 244 proposte emendative, (da parte di tutti i gruppi parlamentari), a conferma di un provvedimento lacunoso e superficiale che merita di essere profondamente modificato in sede di conversione”.

“Abbiamo inviato ai parlamentari di ogni schieramento politico un insieme di emendamenti per correggere profondamente il decreto legge varato dal governo. Lo stesso ha sbagliato a non aver coinvolto, nella stesura della nuova disciplina non solo la categoria interessata, ma neppure le Regioni e i Comuni. Così come ha sbagliato ad aver impugnato la legge Toscana che cerca di garantire un indennizzo più giusto ai concessionari che dovessero perdere la concessione”, ha concluso Capacchione.