Balneari, Gasparri Bergamini: subito mappatura a tutela aziende contro decisioni errate

“Chiediamo al governo di procedere con rapidità alla mappatura delle coste italiane. Questa procedura era prevista già dalla legge sulla concorrenza varata ai tempi del governo Draghi, articolo 2, e si è esteso il tempo per esercitare questa attività con gli emendamenti dei relatori al decreto ‘milleproroghe’. Bisogna agire subito. Non attendere senza fare nulla la data del 20 aprile, quando sarà la Corte di Giustizia Europea a pronunciarsi. Il Consiglio di Stato nelle ultime ore ha ribadito con le sue decisioni una scelta errata e basata su presupposti falsi. Il Consiglio di Stato continua a perseverare nell’errore. Le spiagge non sono una risorsa scarsa. Le nuove imprese possono trovare spazio sulle coste italiane. Ma per dimostrare questo, sia all’ostinato Consiglio di Stato, che alle autorità europee, bisogna procedere immediatamente al monitoraggio. Il governo ha il dovere di farlo. Lo prevedono le leggi vigenti, lo prevede anche il decreto milleproroghe. Forza Italia chiede all’intero esecutivo di procedere con immediatezza a tutela dell’economia e delle imprese italiane. La mancata attuazione del monitoraggio potrebbe favorire ulteriori decisioni arbitrarie ai danni delle imprese balneari italiane. Si agisca oggi stesso senza indugio. Ogni inerzia favorirebbe decisioni errate e lesive per le nostre imprese che sono fondamentali per il turismo e per l’attività produttiva del Paese”. Lo dichiarano i parlamentari di Forza Italia Maurizio Gasparri e Deborah Bergamini

Centinaio, Lega: “Rivendichiamo norma introdotta con Milleproroghe e diritto Parlamento a legiferare”

La sentenza del Consiglio di Stato non ci sorprende. I giudici già nel 2021 avevano preannunciato che qualsiasi proroga successiva alle concessioni balneari sarebbe stata considerata da loro priva di efficacia. Noi però rivendichiamo la norma introdotta con la conversione in legge del ‘Milleproroghe’ e il diritto del Parlamento a legiferare. A maggior ragione dopo questo pronunciamento, invitiamo il governo ad accelerare sulla mappatura delle coste. Una volta che avremo chiaro il quadro di quanta parte del litorale italiano è attualmente occupato e quanto invece rimane libero, potremo dimostrare alla Commissione europea che ci sono gli spazi per consentire l’ingresso di nuovi concessionari. Cioè, che le coste italiane non possono essere considerate una risorsa scarsa e, di conseguenza, le concessioni demaniali marittime non rientrano nella direttiva Bolkestein. Questa è la battaglia politica che la Lega si è sempre intestata in Italia e in Europa e continuerà a farlo, invitando anche gli alleati di governo a fare altrettanto, coerentemente con gli impegni presi in campagna elettorale. Non vogliamo una semplice proroga, ma una soluzione definitiva a questo problema, che da anni affligge circa 30mila imprese e che non offre un quadro normativo chiaro di riferimento nemmeno ai Comuni”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), a commento della notizia della nuova sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari.