Bolkestein, Scajola dopo la sentenza Ue: “Ora spetta alla politica fare la sua parte”

Non è che ci si aspettasse una sentenza diversa perché ormai credo che alcuni aspetti da un punto di vista giuridico siano già stati più volte ribaditi e chiariti“. Così Marco Scajola, assessore regionale al Demanio, in occasione del suo intervento all’assemblea del Sindacato Italiano Balneari della Regione Liguria presso la Sala Convegni Loano Due Village.

Poche ore fa la sentenza della Commissione di Giustizia Europea sulle questioni sollevate dal Tar di Lecce nella causa intrapresa dall’Antitrust circa la validità della direttiva Bolkestein e la sua applicazione alle concessioni balneari: “Non è che avessi molte aspettative anche se capisco che gli amici balneari si aspettavano magari un esito diverso – ha commentato Scajola – quello che invece mi aspetto è che domani mattina sia convocato dal Governo un tavolo, che preveda la presenza delle Regioni, dell’Anci quindi anche dei Comuni e delle associazioni di categoria, per ragionare su come procedere da domani in avanti, anche alla luce dell’ennesima sentenza, e di come costruire insieme un percorso nel rispetto delle normative ma che preveda la tutela e la salvaguardia delle nostre aziende“. 

Non stiamo parlando di spiagge – ha proseguito l’assessore regionale – sulle spiagge sono nate delle aziende, sono stati fatti degli investimenti da migliaia di famiglie italiane e questo non può essere calpestato da rispettabili sentenze, ma comunque non può essere calpestato dalla burocrazia europea o dalla mancanza di una normativa italiana che possa dare una risposta a questi argomenti. La mappatura dei territori? Il governo la ha, noi l’abbiamo fatta nel 2020 quando il precedente governo ce la chiese e le Regioni la fornirono. Di quella mappatura poi non si è saputo più nulla e ogni tanto si torna a parlarne, spesso lo sento dire da esponenti del Parlamento come se questa fosse qualcosa di non presente. Loro ce l’hanno, ci dicano se va bene, certo la devono assemblare perché noi abbiamo mandato la mappatura delle 15 regioni costiere“. 

Vorrei che si smettesse di rinviare la palla in tribuna, che si smettesse di perdere tempo, che si smettesse di ripetere le solite parole di vicinanza ai balneari e al comparto – l’auspicio dell’esponente di Regione Liguria – vorrei che finalmente la politica nazionale si assumesse la responsabilità con un tavolo tecnico con le associazioni di categoria e coinvolgendo le Regioni, che da troppo tempo sono escluse da questa partita, per ragionare insieme su come tutelare le imprese. Io sono per il rispetto delle sentenze, però bisogna lavorare: c’è un vuoto normativo a livello nazionale che deve essere colmato e noi siamo disponibili a collaborare“.

Schiappapietra, presidente regionale del Sib ha definito la sentenza odierna una sorta di pareggio: “Condivido il suo pensiero perché questa ennesima sentenza non cambia le carte in tavola, ribadisce quanto già noi sapevamo – ha concluso Scajola – Ora spetta alla politica, in primis quella nazionale, fare la sua parte“.

Balneari: Fidanza (Fdi),sentenza Corte consente a Governo lavoro

“La sentenza della Corte di Giustizia Ue sulle concessioni balneari conferma la bonta’ dell’impianto di lavoro del governo, con particolare riferimento alla mappatura gia’ prevista da leggi precedenti e ribadita nel Decreto Milleproroghe. Il tavolo tecnico potra’ quindi da un lato avviare questa imprescindibile ricognizione e dall’altro contribuire a definire il criterio della scarsita’ della
risorsa, cosi’ come indicato proprio dalla sentenza odierna”. Lo dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia (Ecr) al Parlamento europeo, Carlo FIDANZA.

“Quando si discute della vita di migliaia di aziende e di un settore che da anni vive una situazione di incertezza, non si puo’ ragionare come se fosse un derby costante, utilizzare sentenze complesse e articolate come una clava politica contro un governo o una categoria come vediamo fare in queste ore dall’opposizione”, aggiunge. “Bisogna al contrario continuare a
lavorare con serieta’ a una soluzione che restituisca certezza agli operatori e agli enti locali. E’ quello che sta facendo il
governo, impegnato in una costante interlocuzione con la Commissione Ue, dalla quale ci aspettiamo altresi’ un atteggiamento di collaborazione al fine di arrivare ad una definizione della materia una volta per tutte”, conclude Fidanza.