La sentenza n. 13/2025 del TAR Lazio annulla l’incremento deciso dal Ministero delle Infrastrutture per il 2023.
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha emesso ieri 2 gennaio, la sentenza nr. 13/2025 che ha importanti implicazioni per i titolari di concessioni balneari in Italia. La decisione, presieduta da Anna Maria Verlengia e l’estensore Pierluigi Tonnara, ha accolto il ricorso di Gestione Villaggi Turistici Rosapineta S.A.S. di P. Brazzalotto & C.. Rappresentata dall’avvocato Valerio Migliorini, la società ha ottenuto l’annullamento dell’aumento del 25% sui canoni demaniali deciso dal Ministero delle Infrastrutture nel 2023, poiché ritenuto ingiustificato.
Il ricorso era stato presentato contro il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia del Demanio, con l’intervento ad adiuvandum di Assiterminal – Associazione italiana Port & Terminal Operators.
Le Ragioni della Decisione:
- Violazione della Norma: Il cuore della sentenza risiede nella violazione dell’art. 04 del D.L. 400/1993, convertito nella L. 494/1993, che stabilisce che i canoni annui per le concessioni demaniali marittime debbano essere aggiornati sulla base di specifici indici ISTAT. Il Ministero ha utilizzato l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali invece del previsto indice dei prezzi all’ingrosso, non più disponibile dall’Istat, senza una base legale per tale sostituzione.
- Eccesso di Potere: Il tribunale ha rilevato un eccesso di potere per travisamento, difetto di istruttoria e motivazione, in quanto il decreto non ha giustificato adeguatamente la scelta di utilizzare un indice diverso da quello prescritto dalla legge.
- Incompetenza: È stata contestata anche la competenza del Direttore Generale che ha emanato il decreto, poiché la legge attribuiva tale potere al Ministro della marina mercantile.
La sentenza ha non solo annullato il decreto ministeriale del 30 dicembre 2022 e la conseguente nota del Comune di Rosolina che applicava tale decreto, ma ha anche stabilito un precedente legale significativo per le future decisioni sul calcolo dei canoni demaniali. Questo potrebbe portare a revisioni e rimborsi per gli aumenti già pagati dai concessionari.