Viareggio: Al Satec 2022 si parla di Bolkestein, Toti “ragionare sulla sua applicazione”

 

Si è svolto oggi sabato 21 maggio alle ore 10:00 a Viareggio e in teleconferenza il Convegno “La Nautica: un industria di filiera” nell’ambito della Convention SATEC 2022, organizzata da Confindustria Nautica, che ha riunito in presenza gli stati generali della nautica da diporto italiana per fare il punto su sfide e opportunità del comparto, fiore all’occhiello del made in Italy, in tutti i suoi segmenti.

Si è parlato innanzitutto di riforma del demanio marittimo e dell’impatto sulla portualità turistica dell’applicazione delle nuove regole che il Governo vuole introdurre per gli stabilimenti balneari.

Buratti ha sottolineato come il dibattito che in corso in queste ore non riguardi solo il tema delle spiagge perchè ”sulle coste italiane non ci sono solo stabilimenti balneari, le coste italiane hanno strutture come immobili abitativi, distributori di benzina, porti, cantieri navali, tutta una serie di altre attività e tutte queste dovrebbero essere disciplinate. Necessaria una mappatura per capire il tipo di concessione. Necessario andare nel dettaglio e non mettere una norma
che non tenga conto di questi interessi”.

Per il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti “si tratta di domande complesse e troppo spesso la politica ha dato delle risposte semplici o semplicistiche. Abbiamo perso moltissimo tempo sostenendo che la Bolkestein non sarebbe stata applicata o sarebbe stata applicata secondo una via italiana, poi il consiglio di Stato e la giurisprudenza ci hanno messo di fronte a quello che potevamo aspettarci da anni. Specie quando con l’Europa c’è una trattativa con un Pnrr che vale oltre 200 miliardi di euro e che ovvio che porti con sè delle regole stringenti di amministrazione e di competitività. Quindi se il paese non aumenterà la sua produttività nei prossimi 20 anni il Pnrr diventerà debito”. ”Dobbiamo ragionare di come si applica la Bolkelnstein con le garanzie di concorrenza e di equità rispetto a investimenti fatti, a diversità di impresa”, ha proseguito Toti. ”In questo modo si imbocca la strada giusta con cui aprire una trattativa con il governo. Se invece si pensa che le gare non si faranno, prima o poi, siccome una normativa europea non può essere derogata da una normativa del parlamento italiano, ci troveremo un giorno a commettere abuso d’ufficio. Rischiamo di trovarci con i porti turistici e gli stabilimenti con la catena, i sindaci indagati o per omissione di atti d’ufficio. Dobbiamo andare a una definizione di questo tema con l’Europa che sia equo, solidale e competitivo. Da anni tutti i nostri arenili sono bloccati agli investimenti perché nessuno sa quale futuro avranno quelle concessioni, quindi stiamo bloccando decine e centinaia di milioni di euro di investimenti in attesa che il legislatore si metta d’accordo con un altro legislatore sovraordinato che è l’Europa”.

On. Umberto Buratti: “E’ necessario che il Partito Democratico faccia riconoscere nella sua azione il valore delle Aziende che insistono sul demanio”.

Il Senatore Massimo Mallegni: “Il Governo, per adesso, ci ha cassato la proposta sul riconoscimento del valore d’impresa. Forza Italia e Lega la riproporranno martedì in Commissione e mi auguro che abbia anche il sostegno degli altri componenti della maggioranza”.

In conclusione, i partecipanti al dibattito hanno convenuto che le concessioni relative ai porti turistici non possono e non devono essere coinvolte in quando la legge Bolkestein si applica soltanto sulle attività di servizi, come sottolineato da Roberto Neglia, e Confindustria si aspetta che allo stesso modo sia risolto il nodo della rateizzazione del saldo degli arretrati.

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